Sandro Giordano, alias __remmidemmi in esclusiva per RedMag
presenta il suo primo progetto fotografico IN EXTREMIS (corpi senza pentimento)
Una mostra fotografica sorprendente che approda al Caffè Letterario dal 9 al 24 Maggio 2014.

remmidemmi in extremis
“Le mie foto sono “racconti “di un mondo in caduta. Ogni scatto “racconta” di personaggi stremati che, come in un blackout improvviso della mente e del corpo, si lasciano schiantare senza alcun tentativo di salvarsi, impossibilitati dalla stanchezza “della rappresentazione” quotidiana del vivere, oppressi dall’”apparire” piuttosto che dall’”esistere”. Viviamo in un mondo di volti stravolti dalla chirurgia plastica, che propone immagini “fisse”, “stereotipate”, “immagini/oggetto”, in cui la personalità si prostituisce ad un modello di marketing prestabilito. Io credo che la perfezione stà nell’imperfezione, si esprime nei contrasti forti , nella fragilità, nell’umanità che rende tutti gli individui uno diverso dall’altro. Nascondo il volto dei miei personaggi perché è il CORPO che parla di loro, e le cadute sono il punto di non ritorno.

remmidemmi in extremis

C’è un detto che dice che ”bisogna toccare il fondo per ricrearsi” ebbene la “CADUTA” dei miei personaggi è il loro ”TOCCARE IL FONDO” che significa in sostanza “LIMITE” oltre il quale non si può più “SPINGERE IL FALSO SE’” e ognuno di loro salva un oggetto che trattiene in mano che simbolizza proprio questa falsificazione. Non solo gli oggetti esprimono questa finzione, ma anche il vestito che indossano, le pettinature, la location! Tutto quello che è visibile nella foto rappresenta la loro finzione mentre il CORPO frantumato esprime la VERITA’ che per esprimersi deve appunto schiantarsi!

IN EXTREMIS (corpi senza pentimento)

Non uso mai manichini o pupazzi nei miei scatti, ma attori professionisti che sono in grado di interpretare con il corpo quello che non è visibile, perché voglio che sia visibile l’invisibile. Ho sempre amato fin da bambino i film di Charlot e di Stanlio e Ollio perchè mi facevano ridere. Spesso nei loro film si vedono personaggi ai quali capitano le cose più tremende, gli incidenti piu’ gravi… le cadute, appunto. La prima reazione sono stupore e disagio per l’mprovvisa disgrazia capitata al personaggio di turno, ma dopo qualche istante quello stesso disagio si trasforma in una irresistibile risata liberatrice.

__remmidemmi in extremis

Questo e’ l’effetto che voglio ricreare attraverso le foto: raccontare la tragedia ma con ironia. Un umanità rotta e scomposta che io guardo con affetto e partecipazione in cui io per primo non mi sento escluso. Ed è proprio questo sentimento empatico che mi porta a non giudicare ma a condividere le storie che racconto nella speranza che la risata strappata dallo spettatore sia un auspicio a credere in futuro migliore e più AUTENTICO. Quella risata infine è una RIVELAZIONE.”

IN EXTREMIS