white-milano-ss20Celebrato come l’appuntamento imperdibile della Milano Fashion Week Donna, WHITE MILANO, con i suoi oltre 550 marchi e 27mila visitatori, si conferma ad ogni edizione il marketplace ideale dove la moda womenswear interagisce con i più influenti player internazionali del settore, in un contesto unico nel suo genere.

Da sempre la sua formula vincente è l’offerta buyer-oriented: un’accurata selezione internazionale, che risponde alle necessità del mercato, portando in scena il meglio del panorama fashion attuale nelle quattro location di Tortona 27, 31, 35, e 54.

WHITE MILANO

19. 20. 21. 22 Settembre 2019

Women’s collections + accessories – SS 20
9.30 – 18.30 (ultimo giorno 9.30 – 18)

Locations

Tortona 27 – Superstudio Più
Tortona 31 – Opificio
Tortona 35 – Hotel Nhow
Tortona 54 – Ex Ansaldo | BASE

PROGETTI SPECIALI, BRAND IN CRESCITA, NUOVI DESIGNER, NUOVE LOCATION, SPECIAL GUEST E HIGHLIGHT SULLA SOSTENIBILITÀ FANNO DI WHITE MILANO

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IL MOTORE PULSANTE DEL READY-TO-WEAR DI DOMANI

È un’edizione di WHITE MILANO particolarmente rilevante quella che si inaugura il 19 settembre
2019. Sia per la nuova location – che si apre nell’hub di Tortona 31, l’Ex Carrozzeria; sia per i numerosi
progetti a più voci che coinvolgono espositori, buyer e media partner – uno su tutti il nuovo format in
colab con CBI – ma anche, e soprattutto, per la qualità delle aziende espositrici; per l’elevato tasso di
designer presenti al Salone; per il nuovo corso del Basement e per l’appuntamento con la sostenibilità,
argomento sempre più coinvolgente per il fashion system, e anche l’iniziativa in connessione con la
Regione Sicilia, per portare alla ribalta una nutrita rappresentanza di marchi tra i più interessanti e
innovativi della Sicilia. Con il +4% di marchi in esposizione, (rispetto all’ultima edizione) e una
superficie espositiva di 23mila mq. (+4,5% a paragone con settembre 2018) il Salone, Patrocinato dal
Comune di Milano, si attesta come la piattaforma di riferimento per il womenswear di attualità, grazie
anche al supporto di MISE e ICE – Agenzia e alla partnership con Confartigianato Imprese; e per
merito dell’incessante lavoro di scouting internazionale svolto da WHITE, che si spinge fino al Far East e
che consente ai buyer di trovare al Salone brand e prodotti nuovi e di tendenza come Gayeon Lee,
Barragan, Nashe, Agarw-Ūd, Filles a papa e, dalla Cina, YOUPPIE!, Damowang, Selah, Pingsi Zhou e
AMNUE. Tra gli highlights di settembre ci sono nomi del calibro di Laura Aparicio, Ancient Greek
Sandals, Yuliya Magdych, Agua de Coco por Liana Thomaz. A questi si affiancano label come
Pipatchara, Base Mark, Lu Ren Cashmere, Estebanot, Stella Tures. Tra le riconferme importanti che
scandiscono questo settembre: Faliero Sarti, Transit Par-Such, Pierre-Louis Mascia, Roberto Collina,
Sofie D’Hoore, Attic and Barn, OOF, Salvatore Santoro, Rundholz Black Label & Dip. In più,
l’anticipo dell’opening a giovedì 19 (anziché il consueto venerdì) permette al Salone una sintonia più
strategica con il calendario della settimana della moda donna e con gli altri appuntamenti di settore, e
consente alle aziende espositrici di beneficiare della presenza degli operatori internazionali, confluiti a
Milano per l’avvio della fashion week. È un ulteriore passo per rafforzare la centralità del salone, che
conferma WHITE e il Tortona Fashion District quale polo dinamico e vitale nella settimana della moda
milanese.

«La collaborazione tra WHITE e il Comune di Milano si dimostra, anno dopo anno, un elemento
imprescindibile per il successo della Milano Fashion Week – Commenta Cristina Tajani, Assessore alle
Politiche del Lavoro, Attività produttive, Moda e Design del Comune di Milano – Una collaborazione
che non si fonda solo sulla comune volontà di sostenere e promuovere new designer e aziende della moda che a
WHITE trovano il palcoscenico migliore per presentare il frutto della loro creatività e del proprio linguaggio
espressivo, ma su una complementare azione volta a favorire la nascita di un nuovo modo di intendere la moda
e tutta la sua intera filiera produttiva. Filiera che, oggi più che mai, deve essere sostenibile ed etica capace di proporre, in ogni collezione, prodotti sempre più sensibili verso il rispetto dell’ambiente e delle condizioni dei
lavoratori. Una sfida che WHITE e Comune di Milano hanno deciso di vivere e affrontare insieme in questi
anni».

Inoltre, oggi che buyer e compratori finali tendono a orientarsi su parole chiave come sostenibilità e
responsabilità e a cercare prodotti di matrice artigianale, WHITE MILANO concretizza questa
corrente, portando in primo piano quelle PMI che già per la loro conformazione racchiudono un
concetto etico e sociale, e sono di per sé sostenibili e che rappresentano la spina dorsale e produttiva
del Paese, per farle apprezzare dal grande pubblico che abitualmente affluisce al Salone.
«La collaborazione tra Confartigianato e WHITE – conferma il Presidente Giuseppe Mazzarella, Delegato
all’Internazionalizzazione di Confartigianato Imprese – rappresenta un importante palcoscenico
internazionale per l’Italia dell’eccellenza artigiana. La moda impersona un punto di forza del made in Italy,
proprio grazie all’apporto di 79mila micro e piccole imprese che danno lavoro a 372mila addetti ed esportano
prodotti per un valore di 10,3 miliardi di euro. Da sole le piccole imprese italiane dei settori tessile,
abbigliamento, calzature esportano il doppio di quelle di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito messe
insieme. Si tratta di performance che confermano i valori espressi dai nostri imprenditori artigiani e il loro
enorme contributo al fashion made in Italy e sono uno stimolo per spingere i giovani a esprimere la loro
creatività in un settore dalle solide prospettive economiche».

A questi asset si aggiungono gli Special designati dal Salone, a cominciare da Muné, brand del designer
giapponese Munenori Uemuro, eletto Special Guest; lo Special Project Boyish, marchio californiano
specchio di un womenswear che guarda al futuro, grazie al design moderno e alla produzione sostenibile
e lo Special Designer nana-nana, dal Giappone, a cui è anche connessa l’installazione itinerante: Akira
Art Wall Project. Il tutto accompagnato e scandito dalle sinuose leggy girls che l’illustratrice Lucia
Emanuela Curzi ha creato in esclusiva per WHITE.

«In un momento così particolare e di trasformazione del nostro settore – commenta Massimiliano Bizzi,
founder di WHITE – la strategia di WHITE è quella, a ogni stagione, di dare dei segnali concreti di sintonia
con i cambiamenti in atto come, ad esempio, la nostra perseveranza sulla sostenibilità. Tutti i progetti e le
colab del salone hanno l’intenzione, oltre ad essere un momento di business, anche di fare cultura della moda,
aspetto essenziale nei momenti di transizione come questo. Durante la moda donna, Milano mostra una
sempre maggiore importanza a livello mondiale e una capacità considerevole di innovazione».
Tra i grandi progetti in essere a questa tornata, la colab tra WHITE e la rinnovata Camera Buyer Italia
ha dato vita a un nuovo format con il contributo di Regione Lombardia, che mira a incentivare, a livello
internazionale, i top shop presenti sul territorio lombardo, attraverso la selezione e l’esposizione dei
brand all’edizione di settembre 2019. Il progetto Contemporary Windows prende vita nel Tortona
31/Archiproducts. Nello spazio del Tortona Fashion District, dove il design abbraccia la moda, le due
realtà si incontrano per promuovere, a livello internazionale, la sinergia tra brand e top retailer presenti sul territorio lombardo. A questo appuntamento i 12 i top buyer presenti al Salone sono nomi del calibro
di Banner (Milano) che porta Bethany Williams; Base Blu (Varese) con Area; Bernardelli (Mantova)
con Jejia; Biffi (Milano) che presenta Eudon Choi; Cose (Cremona) con MCLXX Street Couture; Il
Sellaio (Casatenovo) con Rotate; Lattuada (San Vittore Olona) e Ganni; LungoLivigno (Livigno) e
Alanui; Mantovani (Carate Brianza) con Saloni; Penelope (Brescia) con Natasha Zinko; Rail (Brescia)
che presenta Marine Serre; Tony Boutique (Magenta) con Stand e Tessabit (Como) assieme a Monse.
In questo scenario di forte impatto emozionale, i marchi di tendenza – indicati dai top buyer della CBI –
saranno in mostra nelle vetrine della location di Tortona 31 con outfit selezionati appositamente;
mentre particolari installazioni multimediali racconteranno il mondo retail e l’heritage degli store. Il
primo piano dell’Archiproducts, si trasforma, invece, in un punto d’incontro e di networking, dove
potranno convergere e confrontarsi i top buyer italiani e internazionali e gli esponenti della stampa
worldwide. Media partner di quest’innovativa formula di cross connection è Lampoon.

Torna on stage l’appuntamento con Give a Fok-us, l’hub sostenibile di WHITE, che si avvale della
direzione artistica di Matteo Ward, oggi talmente amplificato da occupare la nuova location di Tortona
31 | Ex Carrozzeria e suddiviso in cinque aree monotematiche: Water, Chemicals, Climate Change,
Waste, People, dove viene analizzato il rapporto tra la moda e le problematiche produttive sostenibili. A
ciascuna sezione è abbinato un protagonista di prim’ordine: Water con la presenza di Boyish; Chemicals
ha come partner l’Analytical Group; all’area Waste è abbinato Econyl, tra i player italiani che hanno
rivoluzionato la moda su scala globale; Traceability con Albini Group, Oritain e Supima, che presentano
un’innovativa tecnologia per la tracciabilità del cotone; People assieme a Fashion Revolution, per
sensibilizzare il pubblico alla moda sostenibile. Ad animare l’hub anche la presenza consolidata della
Fondazione Pistoletto-Cittadellarte, con la piattaforma Fashion B.E.S.T. e i designer Tiziano Guardini,
Silvia Giovanardi, Flavia La Rocca, Fabrizio Consoli Blue of a kind, Yekaterina Yvankova, Teeshare, Acbc
Edoardo Iannuzzi, Bav Tailor, Licia Florio.

Pure all’interno dei suoi percorsi espositivi il Salone prosegue il racconto creativo, anche diretto verso le
diverse sfaccettature della sostenibilità. Il progetto Ibrigu non nasce per dare una risposta positiva alle
diverse richieste del mercato, ma come risultato dell’esigenza di mostrare ai più qualcosa di
estremamente bello che era stato dimenticato. Una piccola azienda a conduzione familiare, con la
passione per l’abbigliamento sartoriale, che focalizza l’attenzione sul “fatto in Italia” e sul “fatto a mano”.
Anche Montegallo prosegue il discorso dell’hand made artigianale con i suoi accessori in paglia e senza
tempo. Disegnati da Alice Catena, sono fatti a mano, in Italia, secondo la centenaria tradizione
manifatturiera marchigiana. Il knitwear di Roberto Collina è oggi un equilibrato mix di tecnologie
avanzate e lavorazioni artigianali, il cui fil rouge è l’impiego di materiali pregiati e fibre nobili. Oggi questo
marchio high level porta il suo saper fare in tutto il mondo, grazie alla contemporaneità delle sue
collezioni e al design delle sue creazioni. Il denim di Closed ha ben presto raggiunto la fama
internazionale, grazie al denim premium, al design innovativo e all’attenzione maniacale per i dettagli. A cui si aggiunge la continua ricerca diretta a una produzione sempre più sostenibile e con il minor impatto
ambientale possibile. Nato nel 2015, NA-KD è diventato uno dei principali attori della moda in pochi
anni. La start-up svedese è già tra i più quotati marchi globali del fashion online e anche su Instagram.

La missione del marchio è quella di andare oltre i confini delle tendenze e mostrare ai propri followers cosa
significa essere unici e distinguersi dalla massa, offrendo una moda d’avanguardia, con un twist
divertente da indossare. A WHITE MILANO Two Women Two Men presenta una collezione dove
l’identità denim è sempre presente, ma viene proposta attraverso un mix di contaminazioni e di stili
diversi. La produzione del marchio, che fa capo alla Compagnia del Denim, si concentra nel distretto
tessile e abbigliamento marchigiano. I LOVE MY PANTS è il nuovo marchio del gruppo Gironacci
Arduino, che rappresenta il vero Made in Italy, con lavorazioni fatte a mano, cura e attenzione per il
design, dove artigianalità e industria sono una sola cosa. La qualità dei tessuti e l’ottima vestibilità, hanno
dato la possibilità al marchio di raggiungere le migliori boutique nel mondo. WRÅD è una società di
Focus Design, fondata da Matteo Ward, Victor Santiago e Silvia Giovanardi, dedicata a sfidare lo status
quo attraverso l’innovazione sostenibile e il cambiamento sociale. Oggi attiva su 4 livelli sinergici di
azione: istruzione, innovazione, liberazione e comunicazione.

WHITE Milano sceglie Munè come special guest del salone di settembre 2019. Lo scouting
internazionale di WHITE stavolta approda in Giappone, con il designer Munenori Uemuro, che ha
creato il marchio nel 2018. Dalla fantasia del designer giapponese è scaturito questo brand,
caratterizzato da un perfetto bilanciamento tra unicità e semplicità che, in Milano, ha trovato la
giusta sede per la sua avventura creativa e nel made in Italy la qualità realizzativa. La suggestione che
muove la creatività di Munenori è: folklore femminile vintage, combinata con accenti tratti dal
workwear maschile. Già disegnatore per il womenswear di Jil Sander, Uemuro ha impresso un nuovo
significato estetico alla camicia, fonte di ispirazione per le sue collezioni, caratterizzate da un’eleganza
naturale, dai dettagli artigianali e dal comfort intelligente. Il capo simbolo di ogni guardaroba acquista,
perciò, nuovi significati nella sua interpretazione, nel segno di un’eleganza distintiva. I materiali prescelti
per modellare la sua creatività sono selezionati dai migliori fornitori italiani, come i tessuti da camiceria di
Thomas Mason byAlbini.

Boyish arriva a WHITE con il suo denimwear femminile e sostenibile e il Salone lo nomina Special
Project dell’edizione di settembre, nell’ambito del focus sulla sostenibilità, che WHITE Milano porta in
scena da diverse stagioni. Il marchio, creato da Jordan Nodarse e distribuito in Europa dal Gruppo
Brama, è da sempre impegnato nell’utilizzo di pratiche sostenibili per lo sviluppo e la produzione dei suoi
modelli. I jeans sono realizzati mediante tessuti e lavaggi sostenibili, attraverso processi ecologici e
cruelty free. In più, Boyish sarà anche uno dei protagonisti del progetto Showroom
Connection@WHITE e della formula di comunicazione potenziata di #Shareable, con la direzione
creativa della Special Content Creation Unit di Condé Nast.

Un design essenziale e riconoscibile al primo impatto. Un’attitudine allo stile degli accessori di uso quotidiano e un’accurata selezione dei materiali utilizzati, come PVC e pelle, sono le keyword che hanno
spinto WHITE MILANO a eleggere il brand giapponese nana-nana come Special Designer
dell’edizione di settembre 2019. Fondato nel 2007 da Hisato Takenouchi, a Tokyo, il marchio ha da
subito impresso una direzione nitida alla sua creatività, collaborando sia con artisti internazionali che con
brand per produrre accessori, anche in limited edition e ideando con un approccio artistico prodotti di
uso quotidiano. Nel 2017 ha fatto il suo ingresso nella label il designer Takanohiro Okude, che trae
ispirazione dai mondi della musica, dell’arte e del design. Con lui sono nate le iconiche paper size A e B
bag, che riprendono i formati dei fogli di carta. Nana-nana presenta in via Tortona 31 l’Akira Art Wall
Project, un’installazione itinerante creata per celebrare uno dei manga cyberpunk più famosi al mondo,
Akira appunto, ideato da Otomo Katsuhiro nel 1982, a cui si affiancano le opere di Kosuke Kawamura e
la presentazione di una bag in limited edition legata all’opera di Akira.

Si riconferma il successo del progetto Showroom Connection @WHITE e della colab con Vogue Italia
attraverso il progetto #Shareable, con la direzione creativa della Special Content Creation Unit di
CondéNast, che a questa tornata coinvolge marchi come il già citato Special Guest Muné; lo Special
Project Boiysh; Laura Aparicio; Filles a Papa; lo Special Designer nana-nana; TPN X Lotto; Nashe,
Ancient Greek Sandals, Yuliya Magdych, Agua de Coco por Liana Thomaz. A loro l’opportunità di
usufruire di un modo inedito e innovativo di comunicare, rispondendo all’esigenza dei brand di ottenere
un’alta visibilitàonline, tramite contenuti foto e video fortemente appealing e offline, in salone, grazie
alla cura creativa dello spazio espositivo, secondo le ultime tendenze visual.

Il dialogo di WHITE MILANO con le showroom internazionali si articola su più livelli geografici: la
moda belga di nuova generazione è di scena al salone nell’ambito dell’affermato progetto, The Belgian
Focus e grazie alla partnership con Flanders DC, la piattaforma che supporta e promuove le imprese
creative del territorio belga. Alcuni nuovi talenti da scoprire nell’hub di Superstudio Più, a partire da
Nous e Âme e passando, poi, per le espressioni estetiche di Alicia Audrey e Monsieur Maison, GO AS
U.R. Uno sguardo sulle espressioni più significative e importanti dell’Estonia è on stage grazie alla
connessione con Fashionavant Showroom, realtà estone che, al Salone, porta nomi come August,
Kristel Kuslapuu, Triinu Pungits e Lilli Jahilo, passando anche per Kriss Soonik e Tanel Veenre
Jewellery. I designer sono riuniti in una Special Area nel Basement, uno degli hub più apprezzati dagli
insider internazionali. Sempre al Basement la showroom russa Dear Progress presenta marchi del calibro
di Barragan, Nashe, Gauntlett Cheng, SECTION8, Wekafore, TTSWRTS, Chrishabana e Omut. Il
Consolato Generale del Brasile a Milano in collaborazione con lo showroom Senato 13, annuncia l’arrivo
in Italia del “Brazil Summer Fashion Milan”, sezione che raggruppa brand brasiliani da nord al sud del
paese, cosi come stilisti brasiliani radicati in Italia. A questa edizione s’incontrano: Room, Agua de Coco
por Liana Thomaz, Amanda Medrado, Iorane, Maria Pavan, Matri, Thais Bernardes. Anche il
Portogallo è a WHITE Milano con la creatività griffata di Gonçalo Peixoto, Péde Chumbo, Traces of
Me, Vestir by Susana Bettencourt e Inês Torcato. Questa comprovata selezione di esponenti della
“portuguese wave” è ormai un appuntamento consolidato con il Salone, che si rinnova a ogni edizione con nomi già noti al pubblico e agli insider di WHITE e altri, invece, da scoprire. Arwa Al Banawi e Nora
Aytch, infine, testimoniano la cultura araba della moda al salone.La loro presenza è frutto della colab con
Diala Makki, giornalista e media personality di rilievo del Middle East, che propaga la cultura araba in
tutto il mondo.

WHITE Milano, inoltre, è l’unico salone italiano del ready-to-wear che, nel contesto del fashion
system, ha un’area interamente dedicata al beachwear e al suo mondo. E non solo. All’interno dei suoi
percorsi espositivi il salone prosegue il racconto creativo indirizzato all’estate, ricercando e presentando
numerosi high lights dedicati ai trend della summer season. A settembre 2019 torna puntuale
l’appuntamento con WHITE Beach, al primo piano dell’Art Point di Tortona 27, che si arricchisce di
ulteriori approfondimenti per offrire il più ampio panorama ai visitatori, con un format sempre più
preciso e buyer oriented, capace di mantenere alta l’attenzione degli insider internazionali. Inoltre,
anche gli hub di Superstudio Più, dell’Ex Ansaldo | BASE di Tortona 54 e il Nhow hotel di Tortona 35
sono costellati di nuove modalità estetiche della spring/summer 2020, con marchi di swimwear, di
abbigliamento, di calzature e di accessori che hanno come filo conduttore il mood estivo.

Il Basement è uno degli hub di riferimento a WHITE Milano, sia per storicità espositiva sia perché è
diventato, nel tempo, uno degli appuntamenti immancabili per gli insider worldwide, che qui trovano i
designer più innovativi; i nuovi creativi della moda e i brand più eclettici. Grazie allo scouting di
carattere internazionale il Basement cambia la sua chiave di lettura, portando in primo piano collezioni
dal forte spirito innovatore che animano il Salone, grazie anche alla presenza di showroom internazionali
come Fashionavant Showroom e Dear Progress.
Inside WHITE è un’area ideata con il preciso intento di connettere i talenti del fashion system e i top
buyer che animano il Salone. Sin dai suoi esordi l’hub ha assunto un significato imprescindibile per gli
insider che frequentano abitualmente WHITE, che qui trovano new entry innovative e brand da
scoprire. A ogni edizione è scandito dall’Inside WHITE Award, premio attribuito a insindacabile giudizio
da un top buyer di rilievo internazionale al brand che ha saputo meglio interpretare l’evoluzione dei nuovi
trend.

Al Tortona 54 ex Ansaldo | BASE si incontra la sezione Focus on Accessories, evidenziata da un nuovo
ed esclusivo allestimento scenico. Qui spiccano la creatività delle borse made in Italy di IOEF; e gli
accessori di Bavash. Sempre nell’ambito degli accessori, però preziosi, WHITE Jewels a Superstudio Più
mette in mostra le creazioni scintillanti del brand danese BJØRG e del talento italiano Noshi. Invece,
nell’area Showroom 31 s’incontra un brand mix capace di soddisfare tutte le esigenze, a partire dai
profumi di Danhera Italy ai gioielli di Ab-Ove, dalle borse di Eremo all’abbigliamento di Queen Moda
Positano, dai gioielli di Francesca Bianchi Design ai cappelli di Adrianhats.

Nel hub di WHITE STUDIO s’incontrano le nuove frontiere del womenswear di ultima generazione
proveniente dall’Asia, apprezzato dalle celebrity e attivo sui social. Valorizzare creatività e innovazione
internazionali sono i punti focali che spingono WHITE MILANO a essere attivo nello scouting anche
nel Far East e, in particolare, in Cina. Difatti, pure quest’anno il fashion design di matrice asiatica
approda al Salone, con una rappresentanza di talenti tutti da scoprire. Nella residenza d’artista di
WHITE STUDIO si incontrano le espressioni creative di YOUPPIE!, Damowang, Selah, Pingsi Zhou e
AMNUE. A settembre 2019 l’appuntamento è in Tortona 54, all’Ex Ansaldo | BASE.  Il Sud, sempre cardine di creatività e di moda, è presente al Salone con un nuovo progetto sviluppato da WHITE in collaborazione con la regione siciliana – Assessorato alle Attività Produttive con fondi PO FESR. È uno spazio Yes Sicily, per portare alla ribalta all’incirca 30 marchi tra i più interessanti e innovativi della Sicilia, in mostra nel Tortona Fashion District con la loro creatività.
«Per questa edizione – dichiara Paola Bonetti, Direttore Commerciale di WHITE – insieme al team
commerciale del salone, abbiamo puntato su una selezione di designer internazionali dal forte appeal stilistico,
ricercati per soddisfare le esigenze di buyer sempre più informati e ricettivi. Inoltre, a sostegno dei nostri
espositori studiamo e attiviamo anche progetti e servizi personalizzati per i brand, con push mirati a buyer e
stampa, per supportare sempre di più le label che in WHITE trovano la piattaforma ideale dove fare business».

Tra i marchi consolidati che al salone confermano il loro asset c’è Essentiel, marchio belga dal design
eclettico e dalla passione creativa, che da una semplice proposta di quattro T-shirt, oggi conta su 40
store monomarca e una rete di 1000 punti vendita sparsi per il mondo, grazie ai suoi valori base:
emozione, originalità, lusso e integrità. Spin off di Marella, del Gruppo Max Mara, il progetto ART. 365
MARELLA presenta pezzi di design dal carattere seasonless e ingualcibili. Ideali per essere indossati
tutto il giorno questi capi d’abbigliamento non sono innovativi solo dal punto di vista della creatività, ma
anche della portabilità, perché sono modelli easy-to-care, dallo stile lineare. Sempre del Gruppo Marella
è iBlues, un brand sensuale e femminile, accattivante per forme e colori. È pensato per una giovane
donna, curiosa e audace, che presta attenzione al mondo della moda. L’easywear di American Vintage si
delinea nei tessuti naturali come il cotone Pima per le T-shirt morbide; mentre i maglioni cocoon
s’intrecciano di filati made in Italy. I look ultra-denim sono comodi ed eco-friendly. La Cabane de Stella
si ispira alle ricche culture artigianali di tutto il mondo, come i tessuti fatti a mano e le tecniche antiche
di stampa. Le stoffe tinte o stampate, asciugate al sole, danno una bella patina ai colori e offrono un
incanto morbido che evoca i colori della natura. Le stampe sono declinate sia per il design degli interni e
sia per il prêt-à-porter.

«Siamo consapevoli delle difficoltà di mercato che stanno riscontrando le PMI della moda; essendo WHITE il
Salone più importante che le rappresenta, ringraziamo MISE e Ice Agenzia per il costante supporto dato
sin’ora – commenta Brenda Bellei, Ceo di M.Seventy, ente organizzatore di WHITE – Considerato anche che in Italia il tessile-abbigliamento è rappresentato per il 90% dalle PMI mi auguro che nel prossimo
futuro si possa lavorare ancora più strettamente con le istituzioni. Data la circostanza di grande cambiamento
sociale ed economico che sta attraversando tutto il mondo, la strategia di WHITE è quella di sperimentare
nuovi orizzonti che potranno generare nuove economie, come il percorso dell’economia circolare e della
sostenibilità. Per questo motivo auspico la continuazione e la crescita del nuovo evento WSM di gennaio e
giugno, che ne rappresenta la piattaforma di riferimento».

WHITE aggiunge un’emozione in più al salone di settembre 2019: il tratto nitido ed energetico della
poliedrica illustratrice e art director Lucia Emanuela Curzi. Sarà lei a scandire alcune aree della
manifestazione con un’installazione curata in esclusiva per WHITE nel suo segno elegante ed estroverso,
caratterizzato da forti linee a china nera e improvvisi lampi di colore. Protagonista della scena creativa di
Londra e Milano, Lù ha già realizzato per il salone l’immagine simbolo della prossima stagione: un’agile e
sinuosa leggy girl, che rispecchia perfettamente la filosofia estetica e di ricerca di WHITE MILANO.
L’intervento creativo di Lù per WHITE è andato oltre l’immagine di campagna. Grazie al suo occhio
acuto e alla matita nitida l’illustratrice ha, infatti, tratteggiato anche quattro ideali femminili che
incarnano le molteplici anime del salone: quella contemporary, quella business oriented, quella young
and glam e quella street & fashion.