Qualcuno è contento, qualcuno meno, c’è chi critica e chi invece promuove questo fenomeno a pieni voti, fatto sta che negli ultimi 10 anni si è assistiti ad una sempre più marcata migrazione “online” da parte del mondo dell’università.

Come anticipato i giudizi rispetto a questo fenomeno non sono unanimi, soprattutto in Italia dove, a differenza di quanto avviene ad esempio negli Usa, in Spagna o nel Regno Unito, le università con corsi online sono per lo più quelle private, mentre invece quelle pubbliche marcano ancora il passo rispetto a questa materia.

Le critiche che vengono mosse alle università online, e che sono state in qualche modo “istituzionalizzate” all’interno del rapporto dell’Anvur commissionato dal Ministero dell’Istruzione, sono soprattutto due: docenti troppo spesso precari ed esami troppo facili.

Un rapporto che ha scatenato aspre polemiche, soprattutto perché questo giudizio generalizzato rischia di mettere sullo stesso piano quelle realtà virtuose che esistono all’interno delle università private italiane, con quelle meno virtuose. Proprio partendo da questi temi la direzione dell’Unicusano di Roma ha addirittura chiesto le dimissioni del Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Universitaria Maria Chiara Carrozza.

Il rischio è infatti quello di fare di tutta l’erba un fascio, non tenendo conto dell’importante ruolo svolto dalle università online italiane, come ad esempio questa, che, seppur in mezzo a tanti limiti, appaiono essere quanto di più vicino rispetto a quello che sarà l’università del futuro.

Un’università che porterà la conoscenza a casa dello studente, e non più il contrario, ottimizzando in questo modo tempi e costi; un’università più “democratica” dove, anche chi vive in città prive di strutture, o dove anche chi già lavora, avrà finalmente garantito il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione.

Un diritto garantito dal fatto di poter seguire corsi e lezioni da casa, o ovunque egli si trovi, via internet; e che piaccia o no questo è il futuro che ci aspetta rispetto ai temi dell’istruzione e dell’apprendimento.