Una mostra, al Fashion and Textile Museum di Londra, per celebrare Thea Porter e il suo stile boho-chic.
La retrospettiva, inaugurata il 6 febbraio, sarà aperta al pubblico fino al 3 marzo.

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L’esibizione ripercorre vita e carriera della stilista, soffermandosi in particolar modo sull’influenza delle culture del Medio Oriente e del Nord Africa sulla moda del Ventesimo secolo. In mostra prodotti tessili , abbigliamento , opere d’arte e fotografie e, infine, una ricostruzione del suo negozio nella Swinging London.

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Thea Porter, stilista, nasce a Gerusalemme il 24 dicembre 1927. Figlia di missionari, trascorre l’infanzia a Damasco. Si trasferisce a Londra nel 1960. Una breve parentesi al Royal Holloway College, prima di essere espulsa. E’ considerata l’ideatrice del movimento Bohemian Chic.

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Nel 1966 apre uno negozio a Soho e tra i suoi clienti ci sono anche i Fab Four, i Pink Floyd, Barbra Streisand e Liz Taylor. Una donna cosmopolita, una vita frenetica sempre in giro per il mondo. Si spegne il 24 luglio 2000.

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La nostalgia per il Medio Oriente è riconducibile a tutta la sua vita. Una malinconia che, però, diventa fonte di ispirazione per i suoi progetti:  ecco che nelle sue creazioni appaiono i ricami suzani e ikats dell’Asia centrale, i velluti ottomani ei broccati di Damasco, caftani  e abiti dalle fantasie esotiche e hippy-chic.

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