Una serie sprezzante, una fuga al limite del paradosso, una storia d’amore surreale, disperata, disfunzionale, sweety e dark allo stesso tempo.
Ispirata alla Graphic Novel omonima del fumettista americano Charles Forman, The End of the F***king World è la nuova serie britannica creata da Jonathan Entwistle, scritta da Charlie Covell, prodotta e trasmessa da Netflix dal 5 Gennaio 2018.
8 puntante in bilico tra road story, thriller, dramma e commedia romantica, da bersi tutte in un sorso.
Protagonisti Alex Lawther (Kenny di Zitto e Balla in Black Mirror 3×03, sì!) e Jessica Barden (Penny Dreadful e The Lobster) che interpretano i due diciassettenni outsider James e Alyssa.
Black humor, alienazione, violenza, disagio, rivolta, inadeguatezza, un cocktail perfetto tra Buffalo ’66 di Vincent Gallo (1998), Moonrise Kingdom di Wes Anderson e Juno di Reitman.
In The End of the F**king World le tracce dei cult movie che hanno segnato la nostra adolescenza sono i sassolini di Pollicino che ci accompagnano puntata per puntata: Pulp Fiction di Tarantino (1994), Una vita al massimo di Scott (1993), Una vita esagerata di Boyle (1997), Lolita di Lyne (1997), Fight Club di Fincher (1999), Thelma & Louise di Scott (1991), X-Files (1993), un citazionismo nostalgico tutto declinato ai ’90…

Sopra: Zucchino e Coniglietta di Pulp Fiction (Tim Roth e Amanda Plummer) Sotto: James e Alyssa di The End of the F***ing World

Tyler Durden in Fight Club e James in teotfw, nella cabina telefonica dopo essersi fatto picchiare

La detective Eunice Noon (Gemma Whelan) e Dana Scully di X-Files
Ciliegina sulla torta, la pregiatissima colonna sonora, curata da Graham Coxon, chitarrista dei Blur.
Le persone non sono risposte, sono domande in più…
Walking all Day in The End Of The F***ing World e All I Want Is You in Juno