SVILUPPI INCONTROLLATI
BLOOM MEZZAGO CROCEVIA ROCK

Band musicali da tutto il mondo, festival, presentazioni di libri, incontri con gli autori, rassegne teatrali e cinematografiche.
Il Bloom è un fiore dai mille colori, un luogo dall’anima rock e uno dei locali più vivaci d’Europa. Sviluppi incontrollati affronta l’oceano degli immaginari che il Bloom ha saputo rappresentare durante quest’ultimi 25 anni, in una narrazione formulata da un coro di voci dei protagonisti della scena culturale internazionale.

Bloom = fioritura o, parafrasando, freschezza e sbocciatura. In ogni caso il messaggio è stato chiaro fin dall’inizio: creatività sostenibile e sostenuta con idee, impegno e soprattutto indipendenza.

Al Bloom hanno suonato in molti; dai Nirvana al Teatro degli Orrori, dai Punkreas agli Shandon, dagli Storm & Stress ai Mercanti di Liquore, dai Primus agli Screaming Trees, dagli Afterhours ai Mariposa, dagli Afghan Whigs a Tonino Carotone e così via; un curriculum di assoluto rilievo.

Il libro in questione, che le note di copertina definiscono “militante”, non è un saggio musicale né una rassegna storico-critica della vicenda; Aldo Castelli e Massimo Pirotta tracciano con leggerezza e spirito quasi “freak” la parabola del vissuto ricorrendo all’intervento di alcune decine di amici / artisti che, nel tempo, hanno contribuito alla vita dell’iniziativa.

La tecnica adottata è quella del mosaico fatto di articoli brevi, precisi e specifici; una pluralità di voci, un coro magari a tratti spontaneista e non sempre organico ma certamente con una partitura densa di storia.

Il racconto vive di scampoli di memoria proposti da gente come Manuel Agnelli, Michele Serra, Davide Sapienza, Luca Trambusti, Stefano Brambilla, Fabio Treves, Lorenzo Monguzzi, Marco Grompi e molti altri. Si ricorre a richiami, rievocazioni, ricordi, sensazioni che constituiscono un mosaico da ricostruire con pazienza oppure da intuire senza mediazioni; dipende se si vuole analizzare o se ci si accontenta (si fa per dire)  di capire; in entrambi i casi la lettura è produttiva.

Qualora infatti il lettore intendesse entrare nel merito può avvalersi dei dati relativi alle iniziative che, anno per anno, furono messe in cartellone e che sono  richiamate in modo esauriente; gli interventi inoltre aiutano ad approfondire gli elementi progettuali che hanno ispirato la vita del locale.

Qualora invece il lettore volesse adottare un approccio meno “intellettuale” potrà assaporare lo spirito e la logica della vicenda anche leggendo in modo casuale i vari paragrafi; ogni intervento infatti riesce a trasmettere quei principi di fondo che, in fin dei conti, non sono così complessi da recepire.

Molto più difficile è certamente stato avviare e mantenere in vita il progetto;  tra inevitabili alti e bassi la gente del Bloom ci è riuscita alla grande.

Questo libro serve a farlo capire senza retorica né secondi fini; fortunatamente si sta parlando di un corpo ancora vivo e vegeto e ci si augura che questo lavoro non si limiti a far rivivere bei tempi andati ma, soprattutto, possa favorire radiosi futuri.

Interventi, tra gli altri, di: Eleonora Bagarotti, Franco Bolelli, Gianni Canova, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori), Marco Denti, Cristina Donà, Mauro Ermanno Giovanardi, Matteo Guarnaccia, Motorpsycho, Roberta Sammarelli (Verdena), Davide Sapienza, Barbara Volpi, Steve Wynn.

L’editore, i curatori e i partecipanti alla stesura del libro hanno deciso di devolvere parte del ricavato delle vendite a Emergency.