SUBURRA
di Stefano Sollima, Italia 2015, Drammatico.
Con Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Jean-Hugues Anglade, Greta Scarano
12 novembre 2011. Silvio Berlusconi rassegna le sue dimissioni da Presidente del Consiglio. La storia di Suburra, basato sul romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, comincia sette giorni prima, immaginando che proprio allora Papa Ratzinger prenda la storica decisione di abbandonare il ruolo di pontefice. Il film è dunque incorniciato da due abbandoni “paterni”, è dedicato da Stefano Sollima al padre Sergio, e racconta l’assenza (o la defezione) delle figure maschili di riferimento nella società italiana, attraverso le avventure di un gruppo di uomini cui viene continuamente ripetuto di non essere all’altezza del proprio genitore. C’è Filippo Malgradi, politico corrotto e dissipato, che passa la notte con due escort, di cui una minorenne, e si caccia in un ginepraio senza fine. C’è Sebastiano, organizzatore di feste vip abituato a fare il vaso di coccio fra vasi di ferro. C’è Numero 8, giovane boss della malavita di Ostia che sogna di trasformare il litorale romano in una Las Vegas, come Bugsy Siegel. C’è Manfredi Anacleti, capo di un clan di zingari che vorrebbe fare il salto nel crimine di serie A. E ci sono Sabrina, l’escort che fornisce la “carne fresca” a Malgradi, e Viola, la compagna tossica di Numero 8. I destini di tutti i personaggi sono destinati ad incrociarsi illuminando il legame che esiste da sempre (o almeno dai tempi della Suburra romana) fra criminalità e potere politico.
Adriano Aiello, FilmTv. Adattamenti scomodi. È noto come Stefano Sollima abbia spolpato prima il romanzo originale, quindi il lavoro degli sceneggiatori Rulli e Petraglia, alla ricerca di una sintesi cinematografica. Che piacciano o no le scelte operate, il suo desiderio di inseguire un’idea precisa di cinema è il segnale più prezioso di Suburra. Può sembrare un rilievo scolastico, ma il genere in Italia, oggi, ha bisogno di questo: non può permettersi una sua riformulazione se non ripartendo dalla tradizione. Suburra scandaglia Roma e i suoi rituali, tra pioggia, prostitute, politica e malavita: ritrae il male e ci restituisce un’opera dura e incisiva, a tratti compiaciuta, ma mai pacificata. Certifica e aggiorna lo “stile Sollima”, che da A.C.A.B. – All Cops Are Bastards, passando per le serie ispirate a Romanzo criminale e Gomorra, si è cristallizzato. È un cinema sporco e muscolare, avvinghiato alla realtà, ma non sottomesso alla cronaca. Capace di esistere sul piano dell’intrattenimento, dell’impegno e del confronto internazionale. Come di produrre personaggi credibili, specie quando si allontana dai volti narcisi dello star system italiano per illuminare semiesordienti e caratteristi, camuffando e mortificando anche il sontuoso corpo di Greta Scarano, anima morale di questo plumbeo noir che non manca di scorciatoie ed eccessi di solennità, ma è animato da un’energia rigogliosa e dalla volontà di sorprendere.
Fabio Ferzetti, Il Messaggero. (…) un solenne e prevedibile Bignami del malaffare capitolino. Non tanto per ciò che racconta, ormai tristemente noto (anche se il libro anticipò le cronache). Ma per lo stile magniloquente, più vicino alla Roma un po’ fantasy del Codice da Vinci che alla Napoli iperrealistica del Gomorra tv.
Maurizio Acerbi, il Giornale. (…) Con questi personaggi, Sollima imbastisce un western metropolitano, un Medio Evo moderno senza scrupoli, un viaggio di sola andata all’inferno, accompagnato da una fotografia emozionante e da un cast semplicemente perfetto in tutto.
PROIEZIONI DA MARTEDI 3 a DOMENICA 8 NOVEMBRE @Bloomcinema:
Martedì 03.11 ore 21:30 ing. unico € 4,00
Mercoledì 04.11 ore 21:30 – STUDENTI € 3,00!
Giovedì 05.11 ore 20:30 ing. € 5,50/3,50 – STUDENTI € 3,00!
Venerdì 06.11 ore 20:30 ing.
Sabato 07.11 ore 20:00 ing. € 5,50/3,50
Domenica 08.11 ore 21:30 ing. € 5,50/3,50
Bloom
Via E. Curiel, 39 – Mezzago