“Il colore distrae sia il fotografo sia chi guarda“.
La Casa dei Tre Oci dedica l’antologica a uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento, Gianni Berengo Gardin. 130 fotografie in bianco e nero che ripercorrono il suo sguardo sul mondo, si tratta della mostra più rappresentativa della sua carriera. L’artista, per l’allestimento, ha passato in rassegna numerosissimi lavori: Venezia e Milano, i manicomi e la legge Basaglia, la Biennale d’arte di Venezia, il reportage intitolato “Dentro le case“, New York, Vienna, la Gran Bretagna, la straordinaria esperienza con il Touring Club e le fotografie finora rimaste inedite e qui presentate per la prima volta.
Ginni Berengo Gardin nasce a Santa Margherita Ligure il 10 ottobre 1930. Dal 1954 ha iniziato ad occuparsi di fotografia, collaborando con le maggiori testate nazionali ed internazionali. Il suo curriculum vanta innumerevoli mostre, libri e pubblicazioni editoriali. Con la sua fotografia, di tipo umanista, si preoccupa di presentare il frutto di una continua ricerca di indagine sociale.
Un viaggio attraverso tante città, attraverso molti luoghi, i caffè, i circoli e soprattutto attraverso le persone.
La mostra è visitabile fino al 12 maggio.
Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43
Isola della Giudecca, Venezia