Si sente dire sempre più spesso che l’Italia è un paese dove in pochi leggono, ma moltissimi scrivono. Una conferma di questa voce arriva dalla crescita esponenziale che hanno avuto i Self-Publisher, ossia gli autori che pubblicano i propri libri senza la necessità di avere una casa editrice. Titoli che vengono pubblicati sia in cartaceo che in digitale, anzi, negli ultimi anni soprattutto in digitale. E così, mentre le vendite dei libri diminuiscono continuamente e l’Italia perde lettori di anno in anno, aumentano invece le auto-pubblicazioni, anche per chi ha la necessità di fare solo un regalo per Natale. Per incrementare la voglia alla lettura, gli store on line come Amazon fanno regolarmente promozioni ed offerte per l’acquisto di libri on line. Oggi, comprare on line non spaventa più, anche grazie alle differenti possibilità e modalità di acquisto, sempre più sicure. Chi vuole comprare libri on line, può usufruire tranquillamente di offerte e promozioni, come quella di Hello Bank, che a seguito dell’apertura di un conto corrente online come ad esempio questo, prevede un buono regalo da centocinquanta euro da poter spendere in acquisti di libri o altro su Amazon.
La facilità di acquisto ha fatto sì che, nonostante l’iniziale perplessità che in molti hanno avuto sugli e-book, oggi i libri digitali hanno conquistato una loro ben precisa fetta di mercato, vengono venduti regolarmente e la querelle tra amanti del cartaceo e sostenitori del digitale sembra essersi esaurita. La problematica si è invece spostata sui libri auto-pubblicati, che sembrano preoccupare gli editori classici molto di più di quanto avessero fatto gli e-book. Qualcuno azzarda delle stime per il futuro, come Mark Coker, fondatore di Smashwords, la piattaforma di self-publishing e distribuzione di e-book, che prevede che entro il 2020 i libri auto-pubblicati rappresenteranno il cinquanta per cento del mercato dei libri. Una stima che forse in Italia avrà numeri differenti, visto che Antonio Tombolini, fondatore di Narcissus (piattaforma italiana di autopubblicazione), ha evidenziato che le auto-pubblicazioni in Italia già superano il numero di libri editi dalla Mondadori.
Insomma, si scrive, ma non si legge, e questo sembra un paradosso, tutto italiano, del mondo dei libri e dell’editoria. Infatti, chi leggerà tutti i libri auto-pubblicati? Gli autori stessi? E soprattutto, come mai si scrive tanto? Forse semplicemente perché ognuno di noi ha un libro nascosto in fondo al cassetto, con il quale spera di poter diventare famoso. Perché nonostante l’era del digitale, la figura dello scrittore ha conservato invariato tutto il suo romantico fascino e ognuno pensa di avere una storia che valga la pena di raccontare. Storie che un editore di tipo classico, probabilmente, non reputerebbe degne di essere pubblicate, ma che trovano invece nell’auto-pubblicazione la loro possibilità di essere lette. Anche se spesso, e questo purtroppo va detto, molti libri auto-pubblicati rappresentano solo un nome in più nel catalogo degli e-book da scaricare, magari a prezzo ridotto, ma non una storia, un racconto o un saggio realmente interessante. O realmente ben scritto.