museo delle cultureGRANDE MILANO!

Se a Parigi ha appena inaugurato la Fondazione Louis Vitton – una sorta di immenso veliero nel cuore dei giardini del Bois de Boulogne progettato da Frank Gehry – Milano non è da meno. La metropoli in vista di Expo, ma soprattutto per rafforzare la sua immagine di capitale della moda e della cultura, inaugurerà in primavera addirittura tre nuove strutture che celebrano sia il fashion che la multiculturalità: la Fondazione Prada, il Museo Armani e il Museo delle Culture.

Fondazione-Prada-Milano-Oma-2-480x355

Per il 9 maggio è prevista l’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Prada, istituzione attiva già dal 1995 nei settori della cultura e dell’arte contemporanea, affidata da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli a Rem Koolhaas. Si tratta di un progetto di recupero e trasformazione di un complesso edilizio risalente ai primi del Novecento e situato nella zona sud di Milano, in largo Isarco, tra via Ripamonti e corso Lodi. Il Comune e Prada hanno firmato una convenzione che prevede la riqualificazione dell’area e di alcuni edifici industriali che da anni versano in stato di degrado (9.961 mq) e la costruzione di tre nuove strutture (11.822 mq), per una superficie totale di 21.783 mq. Il progetto previsto da Koolhaas include la creazione di un blocco dedicato a mostre temporanee, un auditorium e una torre di nove piani utilizzata per l’esposizione a rotazione delle opere già presenti nella collezione permanente della Fondazione. Solo gli spazi espositivi – esistenti ed ex novo – occuperanno una superficie di 13.400 mq e saranno il frutto dell’ibridazione linguistica tanto cara alla maison: non solo arte e moda quindi, ma architettura, design, cinema, fotografia, musica. L’area ospiterà inoltre una sezione appositamente dedicata alle opere e alle istallazioni di grandi dimensioni acquisite dalla Fondazione in questi ultimi vent’anni. Quindi un progetto imponente che comprende la costituzione di un polo museale capace di ospitare mostre, sfilate ed eventi culturali di ogni tipo. Un progetto anche ambizioso perché ricerca la perfetta integrazione tra vecchio e nuovo, prefissandosi di innescare meccanismi virtuosi di riqualificazione urbana.

prada

Negli stessi giorni verrà inaugurato il Museo Armani, un nuovo spazio espositivo dedicato alla moda, al design e all’arte, che nasce dalla riqualificazione di una struttura industriale dismessa, l’ex Ansaldo, in via Bergognone, adiacente alla sede del brand. Il nuovo spazio espositivo, curato dal giapponese Tadao Ando, ospiterà la collezione permanente di abiti, disegni e immagini realizzate da Armani. Insomma sarà un viaggio nella storia dello stilista, che dopo aver tagliato il traguardo degli 80 anni si prepara a festeggiare il prossimo luglio 40 anni di carriera nella moda. Ma la struttura ospiterà anche mostre d’arte tematiche temporanee legate alla moda, al design, alla creatività, con particolare attenzione alle nuove generazioni di stilisti e designer.  Sono previsti anche spazi dedicati alla formazione, alla ricerca, allo studio, all’approfondimento e alla divulgazione della storia della moda e del costume nelle sue diverse declinazioni: aule didattiche, una biblioteca, uno spazio conferenze, oltre ad aree per le connesse attività di comunicazione ed eventi, con servizi per il quartiere e per la città.

armani

L’area di via Tortona, regno del design e dei saloni off, vedrà una conferma e un ampliamento della propria vocazione perché nel medesimo isolato il 26 marzo si inaugurerà il Museo delle Culture, progettato da David Chipperfield. La collezione permanente del museo comprenderà innumerevoli testimonianze delle culture non europee e opere di arte moderna e contemporanea. Il Museo accoglierà le raccolte extraeuropee di proprietà del Comune di Milano, circa 8.000 pezzi che attualmente si trovano al Castello Sforzesco: reperti archeologici, artistici ed etnografici provenienti da Americhe, Africa e Asia. Si tratta di ceramiche, opere in metallo, in legno, in pietra e in materiali deperibili (piume e conchiglie), che datano dal 2000 a.C. fino ai giorni nostri. Inoltre al suo interno sarà presente uno spazio dedicato al Forum Città Mondo, finalizzato a proporre attività in stretta relazione con la programmazione museale e ad approfondire il rapporto con la città di Milano e le culture che la abitano e che contribuiscono a renderla vitale.

Whitney-Museum-New-York-Renzo-Piano-maggio-photo-Timothy-Schenck-2-480x303

Non si trova a Milano, ma è interessante segnalare come la moda italiana “vestirà” l’arte anche a New York dove, sempre nella primavera 2015, verrà inaugurato il nuovo polo del Whitney Museum, che vede la sponsorizzazione di Max Mara, brand tutto italiano, ma sempre più internazionale (non va dimenticato che Achille Maramotti, il fondatore di Max Mara nel 1951, era un grande amante dell’arte). Disegnato da Renzo Piano, il nuovo museo sta nascendo nel West Village, estrema parte occidentale del Greenwich, a Manhattan. Il museo Whitney è sorto nel 1930 per volere della scultrice e mecenate Gertrude Vanderbilt Whitney e nel corso dei decenni ha cambiato più di una volta sede. Ora questo dovrebbe essere lo spazio definitivo, visto anche l’ingente investimento. Ospiterà una delle più grandi collezioni permanenti di arte americana del XX e del XXI secolo, con oltre 20.000 opere esposte che occuperanno 60.000 mq  tra interni ed esterni. Questo a conferma che Max Mara è un’azienda che da decenni si impegna nel sostegno dell’arte, in Italia e all’estero. Per esempio, per il 2016 è in progetto la sesta edizione del Max Mara Art Prize for Women, organizzato insieme alla Whitechapel Gallery di Londra e aperto a giovani artiste visive del Regno Unito.

Museo-delle-culture-Milano-David-Chipperfield-1-480x326