I nuovi pneumatici e veicoli elettrici aiutano l’ambiente!
È una sensazione comune a tutti quella per cui, guardando uno pneumatico per auto o per moto, ad esempio come quelli che puoi trovare in questa pagina, difficilmente si è portati a vederli come “ecologici”: tuttavia essi sono indispensabili nella vita di tutti i giorni, in Italia come in qualsiasi posto del mondo. Questo però non significa che anche nella grande filiera che porta alla nascita di una gomma nuova sul mercato, non si possano mettere in atto tutta una serie di processi virtuosi che portino alla diminuzione dell’impatto ambientale relativo alla produzione di pneumatici in scala mondiale, senza però ridurne efficacia e mole produttiva.
Su queste basi è nato ad esempio il progetto di rinnovamento di alcune linee produttive di Continental. Lo ha spiegato alcuni mesi fa alla testata “Quattrouote” Boris Mergell, a capo del dipartimento che si occupa proprio dei materiali e della loro ingegnerizzazione in seno alla stessa Continental. Il messaggio che Mergell ha voluto dare è quello per cui tutte la case costruttrici utilizzano già materie prime alternative al petrolio per la produzione delle gomme, basti pensare che le attuali Continental sono composte al 45% da materiali non derivati dagli idrocarburi.
Allo stesso tempo, un limite che Mergell evidenzia nei materiali di diversa origine biologica è il minor rendimento prestazionale, che vuol dire meno durata, meno grip e meno aderenza. Tra gli spunti più interessanti su cui la Continental sta lavorando in ottica futura c’è la resina del fiore di Tarassaco, la cui duttilità è assimilabile alle resine sintetiche, mentre invece per quanto concerne il nerofumo che oggi viene realizzato a partire dal carbone, potrà in futuro essere prodotto dal silice. Tarassaco e silice, a differenza del petrolio e del carbone sono fonti entrambi facilmente reperibili in natura, ma soprattutto sono rinnovabili.