L’ascolto attivo, che vive nei momenti di relax, è naturalmente proteso verso la ricerca, presuppone attenzione ed è volto a soddisfare un desiderio.

L’ascolto passivo, è un’approccio di tipo multitasking, nasce con lo scopo di rompere il silenzio e non presuppone nulla di più di una scelta iniziale ed un play per trascinarsi all’infinito.

L’ascolto attivo non ha mete fisse, al contrario invece quello passivo, proprio per definizione, tende a fissarsi su un’unica meta, la mattina prima di iniziare a lavorare la routine del play.
Sono ancora in fase di test ma pare ch’io abbia trovato la mia routine musicale, musicovery è un player on-line con un database molto ricco, il pregio è che la passività del play è associata a poche semplici configurazioni che rendono le playlist molto affini ai gusti dell’ascoltatore, basta scegliere umore e genere, o più semplicemente una volta inseriti alcuni brani nei preferiti lasciare decidere a musicovery in base alle affinità, sono possibili altre configurazioni ma visto che è gratis meglio testare di persona, o no?