Mario Vespasiani

Mario Vespasiani – Empireo

Il percorso di Mario Vespasiani nella nuova arte italiana è una storia mistica, è il posto dei pionieri, di chi si concentra quotidianamente sulla ricerca e sull’abilità di evolversi e maturare in un percorso artistico completamente indipendente e definito, è il percorso di un artista venuto dallo spazio.

Tra i talenti più interessanti della storia contemporanea, Mario Vespasiani ha già esposto su tutto il territorio nazionale, trentottenne giramondo, ha esordito a vent’anni appena diplomato all’Istituto d’Arte e ad oggi ha documentato il suo lavoro in maniera impeccabile.

Un artista che sembra arrivare da un’altra galassia, un talento puro anche quando si è confrontato con la fotografia, Mario Vespasiani è riuscito infatti ad imprimere uno stile originale, fatto di un bianco e nero poetico, che per l’effetto granuloso e sfocato, misterioso e raffinato, quasi fosse creato più dalla sua matita che dalla fotocamera, tanto da essere conosciuto proprio come “effetto MV”.

Ad avvalorare la coerenza dell’artista dagli occhi smeraldo, non solo i più celebri critici e storici dell’arte, ma anche teologi, filosofi, antropologi ed astrofisici che ne hanno studiato ed approfondito il lavoro che si è sempre contraddistinto per la sua vena interdisciplinare.

Mario VespasianiMemorabile la personale Sì Sì Lì a Catania da poco conclusa, nella quale ha esposto opere circolari, dai tratti informali, ispirate all’aspetto simbolico dell’Etna, alla sua forza primordiale che si collega al fascino contrastante dell’isola, capace di accogliere e disperdere, colorare e fondere le diverse culture e la vita di chi ha conosciuto le sue sponde.

Mario VespasianiIl Mediterraneo al centro e la Sicilia, l’unica isola che appare nei suoi mappamondi, come se l’arte fosse intervenuta prima degli altri a sottolineare le urgenze del quotidiano. Attraverso il concetto Ars est celare artem ha concepito tali paesaggi, che “nascondono accennando” la loro forma e che invitano a cercare la propria strada, in un’immagine in divenire.

Mario Vespasiani sa che l’arte è superare le regole, è tradizione, invenzione e sprezzatura e per questo le sue tele dichiarano di essere a loro volta, in-finite, aperte alla creazione.

Su iniziativa della NASA e dell’ESA i cieli stellati della serie Empireo di Mario Vespasiani hanno fatto parte della grande mostra mondiale “Our Place in Space“. Partita da Venezia, dove ha sfiorato il record dei 30.000 visitatori, l’esposizione è ora in corso a Chiavenna, durerà fino al 20 agosto, per poi proseguire a Monaco di Baviera e di seguito negli Stati Uniti.

La mostra presenta il lavori di dieci artisti affiancate alle immagini del telescopio Hubble. Le opere del ciclo pittorico Empireo potrebbero sintetizzare la ricerca di Vespasiani, che si fonda sulla mistica cristiana, sulla capacità di meravigliarsi e di tendere all’Uno originale, nel cogliere la bellezza e l’armonia che governa l’universo.

Mario VespasianiNella foto Mario Vespasiani insieme a Mara, sua moglie e Musa storica, con la quale ha dato vita al progetto Mara as Muse

OUR PLACE IN SPACE
11 Artists inspired by Hubble Space Telescope
a cura di Antonella Nota e Anna Caterina Bellati
Comitato Scientifico
Ken Carpenter, NASA HST
Lars Lindberg Christensen, ESO
Carol Christian, STScI