Anticipato in radio dal primo singolo “Ventre della città”, “Il tramonto dell’Occidente” (Microclima-Musica & Suoni/Believe Digital) arriva a oltre due anni dal precedente “L’ultimo romantico” e nell’anno del 20esimo anniversario dalla pubblicazione del primo album da solista di Venuti (“Un po’ di febbre” – 1994).
«Una serie di canzoni che si muovono sull’onda lunga della crisi. Con possibili vie di uscita – così Mario Venuti racconta “Il tramonto dell’Occidente” – Un viaggio dal tramonto delle nostre vecchie illusioni all’alba di una nuova consapevolezza. Nessun catastrofismo, anzi nuovi stimoli per ripensare il nostro modo di vivere e i nostri valori».
«Sono passati anni da quando Pasolini ha glorificato le periferie e l’umanità vitale e dolente che le popolano – spiega Mario Venuti a proposito del primo singolo – Eppure il “ventre della città” esercita ancora fascino e attrazione, per chi sa vedere in esso tutta la gamma dei vizi e delle virtù umane, senza la “corruzione” del pensiero borghese».
Questa la tracklist dell’album: “Il tramonto”; “Ite missa est” (feat. Francesco Bianconi e Giusy Ferreri); “I Capolavori di Beethoven” (feat. Franco Battiato); “Perché?”; “Ventre della città”; “Passau ‘a cannalora” (feat. Francesco Bianconi e Kaballà);“Arabian boys”; “Tutto appare” (feat. Alice); “Ciao American Dream” (feat. Robot HAL9900); “Il banco di Disisa”; “L’alba” (feat. Nicolò Carnesi).
In queste settimane Mario Venuti incontrerà il pubblico e presenterà live “Il tramonto dell’Occidente” in un instore tour negli store La Feltrinelli. Queste le date: il 26 settembre a Milano (insieme a Bianconi e Kaballà – ore 18.30, La Feltrinelli, piazza Piemonte 2); il 29 settembre a Roma (ore 18.30, La Feltrinelli, via Appia Nuova 427); il 3 ottobre a Napoli (ore 18.00, La Feltrinelli, piazza dei Martiri).
“Il tramonto dell’Occidente” sarà presentato da Venuti il 27 settembre al MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, a Faenza (Ravenna), dove il cantautore siciliano riceverà un premio speciale in occasione dei suoi 20 anni di carriera da solista(1994-2014).
Il 27 settembre al MEI Mario Venuti presenterà l’album insieme a Bianconi e Kaballà nel corso di un incontro aperto al pubblico del Meeting delle Etichette Indipendenti e intitolato “Il tramonto spiegato all’Occidente” (Galleria della Molinella, ore 19.00), e si esibirà con un set semi-acustico (Teatro Masini, ore 21.45).
E a novembre Mario Venuti tornerà live con “IL TRAMONTO DELL’OCCIDENTE IN TOUR”, che toccherà i club e i teatri di tutta Italia. Queste le prime date confermate: il 12 novembre a Roma (Orion Club); il 13 novembre a Milano (Magazzini Generali); il 14 novembre a Firenze (Viper Theatre); il 26 novembre a Padova (Geoxino); il 27 novembre a Bologna (Bravo Caffè, con un set elettro-acustico) – NUOVA DATA; il 4 dicembre a Palermo (I Candelai), il 18 dicembre a Catania (ZO Centro Culture Contemporanee).
Nel tour (prodotto da Microclima-Musica & Suoni, booking Musica&Suoni-Cose di Musica) Venuti sarà accompagnato dalla sua nuova band: Pierpaolo Latina (tastiere), Filippo “Fifuz” Alessi (percussioni), Antonio Moscato (basso), Donato Emma (batteria) e Luca Galeano (chitarra).
Il video del primo singolo “Ventre della città”, diretto da Lorenzo Vignolo e girato nel quartiere catanese di Librino, è online sui canali web ufficiali di Mario Venuti.
Il tratto principale del suo carattere?
La curiosità.
La qualità che preferisce in un uomo?
La sensualità.
E in una donna?
L’intelligenza.
Il suo principale difetto?
Sono un pò impulsivo.
Il suo sogno di felicità?
La pace (ma non dei sensi).
Il suo rimpianto?
Non ho rimpianti.
L’ultima volta che ha pianto?
L’ultima volta che ho pianto è stato per la perdita di un mio amico.
L’incontro che le ha cambiato la vita?
Negli anni 80 quando ho conosciuto Luca Madonia con cui abbiamo fondato i Denovo.
Sogno ricorrente?
Non ne ho.
Il giorno più felice della sua vita?
Oggi.
E il più infelice?
Ieri.
La persona scomparsa che richiamerebbe in vita?
Fortuna.
La materia scolastica preferita?
Storia dell’arte.
Città preferita?
Catania.
Il colore preferito?
Rosso.
Il fiore preferito?
La rosa.
Bevanda preferita?
Birra.
Il piatto preferito?
Risotto alla milanese.
Il suo primo ricordo?
Ho pianto per un bambolotto finito sotto un’auto.
Se avesse qualche milione di euro?
Farei un film.
Poeti preferiti?
Pessoa, Pasolini, Penna.
Cantante preferito?
Caetano Veloso.
Il suo eroe o la sua eroina?
Peppino Impastato.
I suoi pittori preferiti?
Matisse.
La trasmissione televisiva più amata?
La prova del cuoco (ride)
Film cult?
Che ho fatto io per meritare questo? di Almodovar
Attore preferito?
Carmen Maura.
Attrice preferita?
Antonio Banderas (quello di Almodovar, però)
La canzone che fischia più spesso sotto la doccia?
Chega de Saudade.
Personaggio politico più detestato?
Berlusconi.
Il suo primo amore?
Una ragazzina di nome Eva.
Quel che detesta di più?
La violenza.
Se non avesse fatto il mestiere che ha fatto?
Avrei fatto l’architetto.
Il dono di natura che vorrebbe avere?
La danza.
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto?
La prima chitarra.
Come vorrebbe morire?
Durante un amplesso amoroso.
Stato d’animo attuale?
Sereno.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Quelle riguardo ai sensi.
Il suo motto?
Sai che non ne ho?