Londra è una delle più antiche città europee, oggi meta di turisti appassionati di cultura, storia, arte. La capitale inglese è tuttavia anche proiettata al futuro, per cui chi sta programmando una visita alla città sul Tamigi può decidere per una volta di mettere in secondo piano i vari British Museum, Trafalgar Square e Buckingham Palace e scoprire quella parte della città dal sapore fortemente hi tech.

Londra ospita infatti il Silicon Roundabout, il terzo più grande cluster di start-up tecnologiche del pianeta, dopo la Silicon Valley e New York. È situato nella parte orientale della città e, pur essendo molto meno noto della Valley californiana, oltre che più recente (nel 2008 erano presenti solo 15 start-up nel Roundabout, che sono salite a 5.000 nel 2012) conta già un’altissima concentrazione di impiegati nel settore ICT, al punto che secondo uno studio ci sono più lavoratori hi tech nell’Inghilterra Sud Orientale che in tutta la California.

L’anima hi tech di Londra non si concentra tuttavia nel solo Silicon Roundabout, ma è diffusa un po’ ovunque, anche in locali, hotel e negozi innovativi che fanno un uso creativo di tutte le ultime tecnologie digitali, al punto che un breve soggiorno a Londra si può tranquillamente dedicare a scoprire tutte le trovate dei digital creatives londinesi e non solo. Per un approccio soft, si può iniziare dall’Apple Store di Covent Garden, il più grande store della mela morsicata al mondo al momento della sua inaugurazione avvenuta nel 2010. È stato il negozio numero 300 della Apple e dà lavoro a oltre 300 impiegati. Situato nell’antico mercato di Covent Garden, questo negozio vanta numerosi record, tra cui quello della più grande Start-Up Room del pianeta, ossia una sezione speciale in cui gli utenti possono imparare ad usare tutti i prodotti Apple.

AppleStore CoventGarden

Visitando invece il nuovo store Burberry in Regent Street si può fare un tuffo nel futuro dello shopping, visto che il negozio è stato rinnovato in modo da rispecchiare il funzionamento del sito web del famoso brand, compresi gli elementi multimediali. Nel negozio ci sono infatti circa 500 speaker e 100 display interattivi, che consentono di visualizzare tutte le caratteristiche dei capi esposti (caratteristiche che possono essere visualizzate anche sui propri iPad o su quelli messi a disposizione nello store). Anche il check-out può essere gestito dal proprio iPad: in definitiva, il negozio online è stato trasposto in un ambiente fisico.

Per ricaricarsi dopo le visite alla Londra dello shopping hi tech, si possono scegliere i numerosi ristoranti che hanno abbracciato le tecnologie digitali. Il più noto tra questi è sicuramente Inamo, che abbina alla cucina asiatica un sistema di ordinazione efficientissimo, costituito da tavoli colorati in cui è possibile visualizzare e sfogliare i menù e fare l’ordine sfruttando i due touchpad presenti. È l’ideale per tutti coloro che vogliono sedersi e ordinare subito il proprio piatto, senza dover aspettare il cameriere. Ma se l’interazione con un essere umano rimane per voi imprescindibile, potete allora fare un salto al The Pembury Tavern, un classico pub inglese dove si può scegliere di pagare in Bitcoin. Il locale si è aperto ai pagamenti in moneta virtuale nell’estate 2013 e questa innovazione gli ha portato una notevole notorietà.

hotel-ipad

Anche gli hotel londinesi si sono convertiti al confort tecnologico e uno dei più avanzati in questo senso è l’Eccleston Square Hotel, dove le camere sono fornite di iPad da cui si può gestire la propria esperienza all’interno dell’albergo: ordinare il servizio in camera, richiedere pulizie extra, aprire e chiudere le tende e molto altro ancora. È l’hotel ideale per chi vuole tutto a portata di tablet, che vuole sempre le app preferite a disposizione, con la possibilità di accedere sempre ai social, alle news, alla musica, alle app di gaming online. Tra queste ultime, per chi desidera una esperienza tipicamente britannica, è possibile puntare ad esempio su un operatore come William Hill, che questa recensione ricorda esser presente anche nel mercato italiano. Un aspetto importante, quest’ultimo, in modo da poter ritrovare un’esperienza tutta British al proprio ritorno in Italia. Tra le app musicali, invece, Last.fm potrebbe essere una delle migliori soluzioni, visto che è una delle start-up ad aver avuto sede proprio nel Silicon Roundabout.

Silicon Roundabout

Se, nonostante il confort digitale dell’Eccleston Square Hotel, non riuscite a prendere sonno nell’hotel, potete utilizzare un’app come Moonshine, per evitare di girare inutilmente per Londra a cercare un pub tradizioale aperto dopo le 11. Questa applicazione trova i locali più vicini alla propria posizione, indicando quelli che sono ancora aperti e tra quanto tempo è prevista la chiusura.