“La scultura italiana del XXI secolo”
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO

L’esposizione, attraverso le opere di 80 artisti da Nunzio a Dessì, da Cattelan ad Arienti, da Beecroft a Cecchini, da Demetz a Simeti, si propone di analizzare le ultime tendenze italiane nel campo delle discipline plastiche.
A distanza di 5 anni dalla mostra sulla scultura italiana del XX secolo che inaugurava la nuova sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, gli spazi di via Solari 35 ospiteranno, dal 19 ottobre 2010 al 20febbraio 2011, un’esposizione che traccia un primo bilancio delle ultime tendenze italiane nel campo delle  discipline plastiche.

Curata da Marco Meneguzzo, La scultura italiana del XXI secolo – tale è l’ambizioso titolo dell’iniziativa – presenterà le opere di 80 artisti, tutti nati nella seconda metà del secolo scorso, dagli ormai storicizzati Nunzio e Dessì, agli esponenti delle generazioni più recenti, quali Cattelan, Bartolini, Dynys, Arienti, Moro, Beecroft, a quelle ancora più giovani, con Cecchini, Sissi, Demetz, Cuoghi, fino alle ultimissime come Sassolino, Simeti, Previdi, Gennari.

L’esposizione, che si pone in linea di ideale continuità con quella del settembre 2005, testimonierà delle più diverse espressioni di quella che si potrebbe configurare come “la nuova tendenza della scultura”, oggi la disciplina più difficile da definire: i linguaggi si sono definitivamente ibridati, i codici tradizionali sono stati rapidamente abbandonati negli ultimi  trent’anni, e quella che era la disciplina artistica più “certa” nelle definizioni è divenuta di fatto la più incerta.

Tentare una nuova definizione? Accettare tutto indiscriminatamente? Far dissolvere la scultura nelle cosiddette “installazioni” o addirittura nell’architettura? Questa la sfida lanciata con questa mostra dalla Fondazione, che nei suoi primi cinque anni di attività si è caratterizzata proprio per l’opera di diffusione e di ricerca internazionale sulla scultura, nelle sue accezioni storiche ma anche più contemporanee.

Questa è la linea programmatica in cui s’inserisce l’evento, con l’intento critico, scientifico e storico di sostenere la produzione artistica italiana, facendola conoscere  internazionalmente, con artisti che appartengono alle tendenze più diverse, senza preclusioni se non quelle della qualità e del curriculum di ciascun artista, anche se giovanissimo.
Accompagnerà la mostra un catalogo bilingue – italiano e inglese – edito dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

La mostra è aperta fino al 20 Febbraio 2011

Fondazione Arnaldo Pomodoro
via Andrea Solari, 35 – Milano