Sopravvissuto inosservato alla Germania Est e rinato dopo la caduta del muro con un nuovo nome, il Tacheles, simbolo della Berlino anarchica e anticonformista, caposaldo della scena alternativa culturale, è prossimo alla scomparsa.
La scelta del nome Tacheles (parola yiddish che significa “testo libero“, “parlare chiaro“) è basata sulla censura di stato della DDR nei confronti degli artisti dell’epoca, limitati nell’espressione e costretti a celare il vero significato delle loro opere. L’yiddish è dovuto alla location che si trova nel vecchio quartiere ebraico berlinese.
L’edificio del Tacheles è intriso di storia, nasce nel 1909 come centro commerciale ad ovest della Oranienburger Straße con un lato che affaccia lungoFriedrichstraße, nel quartiere Mitte, il “Friedrichspassage”, una tra le prime costruzioni in cemento armato non che “cattedrali del consumo” di Berlino.
Dal 1928 la struttura viene utilizzata dalla AEG (Allgemeine Elektrizitäts Gesellschaft – società di produzione di energia elettrica) fino al 1934 quando viene impiegata come ufficio dei Nazionalsocialisti e nel 1936 al suo interno vengono proiettate le gare delle Olimpiadi.
Negli anni del nazismo viene utilizzata per l’incarceramento di prigionieri francesi e come sede delle SS.
Nel’ 43 viene bombardata e quando nell’aprile del ’45 giunge a Berlino l’Armata Rossa e Hitler ordina di inondare cantine, seminterrati e metropolitane, il Tacheles subisce gravi danni (tutt’oggi i seminterrati dell’edificio sono colmi d’acqua).
Dopo la II Guerra Mondiale, Berlino si trova divisa e il Tacheles situato nella zona della Repubblica De mocratica ( Berlino Est ) viene utilizzato da imprese commerciali e artigianali della DDR.
Negli anni ’80 viene in parte fatta saltare in aria e nel 1990 gli artisti della Berlino Est e della Berlino Ovest occupano l’edificio per salvarlo dalla demolizione (prevista per il 13 Febbraio) che – grazie all’intervento del collettivo – viene revocata.
Da lì la Kunsthaus Tacheles diviene rapidamente la più importante crocevia sperimentale di Berlino, sogno hippie e mecca della scena culturale alterntiva, punto di riferimento e teatro di manifestazioni rivoluzionarie.
Oggi l’Art House Tacheles è uno degli ultimi spazi rimasti ad accogliere apertamente energie creative che affluiscono da tutto il mondo, galleria d’arte, istallazioni, performances musicali, forum del mondo teatrale sperimentale, cinema, laboratorio artistico dove ogni artista ha l’opportunità di promuovere la propria creatività e cultura.
Tra gli artisti italiani che hanno esposto/espongono al Tacheles: Barbara Fragogna curatrice della galleria berlinese, Daniele Pario Perra con il progetto Low Cost Design e Alessandro Rinaldi | PORTRAIT (fino il 25 Novembre 2011).
Nato senza scopi di lucro, un anno dopo la caduta del muro, questo spazio – fuori dalle leggi del mercato – a causa della febbre di costruzione che ha colpito la capitale tedesca rischia oggi la chiusura definitiva (i proprietari dell’area hanno pagato 40 milioni di euro per costruirci un hotel a cinque stelle).
Molte le persone di ogni parte del mondo impegnate attivamente per impedire che gli interessi commerciali prevalgano e distruggano questo simbolo della controcultura, al blog I Support Tacheles , sono già arrivate oltre 300 immagini di artisti, scultori, pittori, fotografi, intere famiglie, che esprimono il loro appoggio, tra loro anche il Dr. Motte, noto Dj internazionale, ideatore della Love Parade negli anni ’90, allora festival musicale più grande del mondo.
ArtHouse Tacheles
Oranienburger Straße 54-56a
10117 Berlin
Per godere anche dell’altra parte di Berlino artistica, della East Side Gallery, la più lunga galleria d’arte a cielo aperto del mondo, e per una straordinaria vista panoramica, vi consigliamo di soggiornare nel futuristico Nhow Berlin Hotel che si trova direttamente sulle rive del fiume Spree, quartiere di musica & tv.