Dopo la straordinaria performance di Wayne Marshall, un altro imperdibile concerto all’ Auditorium di Milano:

Quel linguaggio armonico, melodico e primitivo nella musica di Modest Musorgsky

Benchè inserito nel cartellone della Stagione Sinfonica de laVerdi, potrebbe tranquillamente definirsi un vero e proprio concerto speciale, sia per l’eccezionalità dell’evento sia per la peculiarità del programma.

L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta per l’occasione da Jader Bignamini, ottimo esponente della nuova generazione di conductor e front runner della “Scuderia” da laVerdi, si esibisce in una performance dedicata completamente non solo alla grande musica russa ma a uno dei suoi esponenti maggiori e più caratteristici, nonché amati dal grande pubblico di ogni latitudine: Modest Musorgsk. E lo fa accompagnata da un solista d’eccezione: il pianista di origine russa ma naturalizzato francese Mikhail Rudy, astro indiscusso del panorama pianistico internazionale.

Il programma è mozzafiato, sia per i contenuti sia per l’originalità della proposizione nel suo coerente e immaginifico mix.
Si partirà infatti con l’edizione originale de Quadri di un’esposizione, opera che ha fatto del suo Autore un’icona della “musica assoluta” di ogni tempo, nell’interpretazione appunto di Rudy. Non è tutto. L’esecuzione sarà infatti accompagnata in sincrono dalla proiezione del film d’animazione della versione teatrale dell’opera, realizzata da Kandinsky. Seguirà l’esecuzione di un altro must della produzione del grande russo, lo strabiliante e immaginifico poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo, per finire in crescendo con la riproposizione de Quadri di un’esposizione, nella magica versione orchestrata da Maurice Ravel.

Modest Musorgsky – Quadri di un’esposizione
Edizione originale per pianoforte con proiezione in sincrono del film d’animazione dalla versione teatrale di Kandinsky

Auditorium La Verdi – Stagione Sinfonica 2011-2012
C.so San Gottardo, 39 – Milano
giovedì 12, venerdì 13, domenica 15 aprile 2012
Nella trepidante attesa deliziamoci con “4 minuti” di primordiale e viscerale attrazione verso il pianoforte:

Dal film Vier Minuten: “Quattro Minuti per dimostrare una vita, per redimersi, per esprimere tutta la propria rabbia mettendoci tutta la gioia della liberazione.. ”

NOTE E BIOGRAFIE:

Conferenza: Giovedì 13 aprile, ore 18.30
Ciclo Storia della Musica russa,presentazione dei Quadri di un’esposizione di Musorgsky

Programma:
Fra i numerosi pezzi orchestrati da Ravel, propri e di altri autori, Quadri di un’esposizione di Musorgsky costituisce forse il lavoro più celebre. Il musicista francese lo condusse a termine nel 1922, dietro invito del direttore d’orchestra Koussevitzky, con un rispetto pressoché assoluto del testo originale. Con prodigiosa intuizione interpretativa, Ravel ha compiuto, più che una trascrizione, una vera e propria ricreazione della musica, dando luogo a un magico gioco di tinte che, nella composizione pianistica di Musorgsky, erano necessariamente sottintese o allo stato di potenzialità, e lasciate quindi all’immaginazione dell’ascoltatore. È un dato di fatto che la versione raveliana non solo è considerata la migliore fra le tante intervenute per orchestrare i Quadri, ma si è praticamente imposta nelle sale da concerto anche sull’originale, assumendo in un certo senso il ruolo di «au-tentica».

Musorgsky compose la suite pianistica nel 1874, ispirato da un’e¬sposizione postuma tenutasi a Mosca delle opere del pittore e architetto Viktor Hartmann, suo grande amico scomparso l’an¬no prima. La mostra comprendeva disegni e acquerelli di vario genere. Hartmann faceva parte di quel gruppo di intellettuali e artisti che il movimento dei Cinque (Balakirev, Cui, Rimskij-Korsakov, Borodin e lo stesso Musorgsky) aveva raccolto attorno a sé e con i quali si batteva per un’arte libera da ogni influsso straniero. Il compositore si servì di dieci dei quindici la¬vori esposti, per comporre una suite secondo i det¬tami della musica a programma, imperante all’epoca.

Il poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo fu composto tra il 1860 e il 1867, ma apparve postumo nel 1886 e rielaborato in quella data dal fedele “erede testamentario-musicale” Rimskij – Korsakov. In quello stesso 1886 la partitura fu pubblicata da Basel a Pietroburgo. L’opera era già stata concepita e abbozzata negli anni 1860-1862 con il titolo Le streghe, in modo da adattarsi con musica di scena all’omonimo dramma del barone Mongden. Cinque anni dopo, sensibile alla suggestione di una partitura sinfonica di Liszt da lui molto ammirata, Danse macabre, Musorgsky elaborò una seconda versione, Notte di San Giovanni, fantasia per pianoforte e orchestra. Il motivo del titolo era anche occasionale poiché egli ultimò la composizione il 23 giugno 1867, il giorno precedente la festa di San Giovanni. Sappiamo benissimo che nella notte di San Giovanni accadono cose demoniache, negromantiche e infernali da far accapponare la pelle, e certo nessuno di noi oserebbe avventurarsi in una cantina buia o in aperta campagna durante la notte del 23 giugno di un anno qualsiasi, soprattutto di un anno bisestile, come questo 2012! Il manoscritto della seconda versione si trova nella biblioteca del Conservatorio di San Pietroburgo.

Direttore: Nel 1997 Jader Bignamini, a soli 21 anni, è stato scelto dal Maestro Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Accanto all’attività orchestrale, cameristica e da solista, affianca, allo stesso livello, quella di direttore e concertatore, che lo ha portato ad un’intensa collaborazione con l’ Ensemble d’archi de I Pomeriggi Musicali. Venendo ad epoca più recente, nel 2010 è stato nominato Direttore Assistente dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. Con tale carica, ha preparato l’ensemble dell’Auditorium nell’esecuzione integrale delle sinfonie di Mahler, con prove a sezioni e letture preparatorie per i direttori ospiti della Stagione Sinfonica 2010-2011 dell’Auditorium di Milano, e il 13 Marzo 2011 ha debuttato nella stessa, sostituendo il Maestro Zhang Xian, nella direzione della Quinta Sinfonia di Mahler con grandissimo successo di pubblico. Nello stesso mese, ha diretto l’Orchestra Verdi, sempre in Auditorium, nel concerto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale a Milano. Il prossimo 12, 12 e 15 aprile, si esibirà con la Verdi, nell’ambito della Stagione Sinfonica dell’Orchestra, in un concerto incentrato sulla grande musica sinfonica russa, che avrà come brano cardine Quadri di un’esposizione di Modest Musorgsky.

Pianoforte: Mikhail Rudy nato in Russia, naturalizzato francese, è stato allievo al celebre Conservatorio “Cajkovskij” di Mosca del pianista Jakov Flier. Giovanissimo, ha vinto il Gran Premio del Concorso Marguerite Long di Parigi nel 1975 e, poco tempo dopo, nel corso della sua prima tournée all’Ovest, ha chiesto e ottenuto asilo politico in Francia. Ha esordito in Occidente con il Triplo concerto di Beethoven, insieme con Mstislav Rostropovic e Isaac Stern, in occasione dei 90 anni di Chagall. Da allora si è espresso come solista ai massimi livelli internazionali, suonando nelle principali sale da concerto del mondo con le maggiori orchestre e i principali direttori. Ha inciso, tra l’altro, l’integrale dei concerti di Rachmaninov, i Concerti n. 1 e 2 di Sostakovic, l’integrale delle Variazioni e degli Intermezzi di Brahms, nonché composizioni improvvisate sul repertorio classico con il duo Double Dream, assieme al pianista jazz Misha Alperin, principalmente per l’etichetta Emi. Ha partecipato e partecipa a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, tra cui il film della BBC dedicato a Cajkovskij. Appassionato di scrittura, ha scritto il suo primo libro intitolato Il romanzo di un pianista – l’impazienza di vivere, per i tipi di Edition du Rocher. Il regista Andy Sommer ha realizzato un film-ritratto Mikhail Rudy, il romanzo di un pianista. Nel novembre 2010, per la Cité de la Musique, in prima mondiale, ha creato i Quadri di un’esposizione di Musorgsky dalla versione teatrale di Kandinsky, realizzando un film d’animazione.