Giuseppe Ragazzini è un pittore, illustratore e visual artist italiano. Nasce a Londra nel 1978. Di madre olandese e padre italiano, si dedica sia alla pittura che all’animazione pittorica e alla videoscenografia. Ha sviluppato un’originale tecnica di animazione e metamorfosi pittorica, che realizza anche dal vivo (in tempo reale) durante concerti e spettacoli teatrali.
Le sue videoscene sono state utilizzate nei maggiori teatri italiani fra cui il Piccolo Teatro a Milano e La Fenice di Venezia. A Settembre del 2014 ha curato tutte le videoscene del concerto di apertura della Stagione Sinfonica 2014-2015 della New York Philharmonic Orchestra al Lincoln Center di New York.
E’ stato finalista di alcuni fra i più importanti Festivals di animazione internazionali (International Trickfilm Festival of Stuttgart, Anima Mundi – International Animation Festival of Brazil, Ottawa International Animation Festival (OIAF), International Festival of Erotic Animation (FIAE), Festival Internazionale di Palazzo Venezia a Rome, Visionaria International Festival, e altri).
Ha esposto in varie mostre in Italia e all’estero e ha realizzato video pittorici e videoscenografie per Avion Travel, Paolo Conte, Ornella Vanoni, Peppe Servillo, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Gianna Nannini e altri.
Ha collaborato come illustratore per Repubblica e il Sole24Ore, e collabora attualmente con Le Monde. Vive e lavora a Milano.
Il tratto principale del suo carattere?
A quanto mi dicono pare sia il riserbo.
La qualità che preferisce in un uomo?
La gentilezza
E in una donna?
La grazia
Il suo principale difetto?
L’orgoglio
Il suo sogno di felicità?
Vivere al mare
Il suo rimpianto?
Non essere stato abbastanza ostinato in alcuni frangenti
L’ultima volta che ha pianto?
L’altra sera leggendo una storia in cui moriva un cane a mio figlio Leo
L’incontro che le ha cambiato la vita?
Quello con mia moglie Teresa e i due figli che mi ha dato, Leo e Vincenzo.
Sogno ricorrente?
Non ho più un sogno ricorrente, da piccolo invece sognavo sempre di essere inseguito da un lupo cattivo che mi inseguiva su per le scale a chiocciola della casa in cui vivevo con mia madre, ovviamente per divorarmi.
Il giorno più felice della sua vita?
Davvero non saprei, fortunatamente me ne vengono in mente molti.
E il più infelice?
Credo debba ancora venire, purtroppo
La persona scomparsa che richiamerebbe in vita?
Gherardo Frassa, un uomo molto speciale, più grande di me, che ho conosciuto quando sono arrivato a Milano più di dieci anni fa, con cui era nata una grande amicizia.
Quale sarebbe la disgrazia più grande?
Perdere le persone che amo.
La materia scolastica preferita?
Storia
Città preferita?
Roma come la ricordo da piccolo
Il colore preferito?
Nero
Il fiore preferito?
La rosa
Bevanda preferita?
Il vino
Il piatto preferito?
La bistecca.
Il suo primo ricordo?
Credo il primo giorno di asilo.
Se avesse qualche milione di euro?
Vivrei sei mesi al mare e sei in città, e viaggerei più spesso, ma senza esagerare, diciamo un mese all’anno, esplorando ogni volta un luogo in particolare.
Libro preferito di sempre?
L’isola del tesoro. Ricordo ancora l’emozione di quando mio padre me lo leggeva prima di addormentarmi. Infatti si addormentava prima lui.
Libro preferito degli ultimi anni?
Cent’anni di solitudine
Autori preferiti in prosa?
Marquez e Bulgakov
Poeti preferiti?
Shakespeare e Rilke.
Cantante preferito?
Lucio Dalla
Il suo eroe o la sua eroina?
Non ho un eroe o un’eroina in particolare, diciamo che ammiro moltissimo il coraggio, in moltissime delle sue manifestazioni.
I suoi pittori preferiti?
Picasso, Bacon, Basquiat, Hockney, Dubuffet
La trasmissione televisiva più amata?
Da molti anni ormai non ho più la televisione in casa (che pure esercita un grandissimo fascino su di me!): in casa guardiamo solo molti film e anche serie TV. Ho dovuto ricredermi su queste ultime verso cui nutrivo grandi pregiudizi, sbagliando: alcune sono davvero dei piccoli capolavori.
Film cult?
Il Padrino
Attore preferito?
Robert De Niro
Attrice preferita?
Meryl Streep
La canzone che fischia più spesso sotto la doccia?
Mai fischiato sotto la doccia in vita mia.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, che cosa cambierebbe?
Probabilmente chiederei indietro i capelli!
Personaggio storico più ammirato?
Leonardo Da Vinci
Personaggio politico più detestato?
Salvini
Il suo primo amore?
Una mia compagna di classe del Liceo.
Quel che detesta di più?
La volgarità, la banalità, la retorica.
Se non avesse fatto il mestiere che ha fatto?
Data la mia passione per il mare e le immersioni avrei voluto fare il biologo marino o il documentarista.
Il dono di natura che vorrebbe avere?
Vorrei essere un musicista geniale. Possibilmente un trombettista…
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto?
Probabilmente il mio primo computer, un Macintosh LC (ai tempi costosissimo) che mi regalarono i miei genitori a 13 anni: aveva 2 megabyte di Ram: il computer che ho adesso invece ha 64…GIGABYTE!
Come vorrebbe morire?
Ovviamente senza soffrire, possibilmente anziano ma prima di non essere più autosufficiente
Stato d’animo attuale?
Sono sereno, a volte vorrei solo avere un po’ più di tempo per coltivare le mie idee. Vorrei divertirmi di più. Ma non posso davvero lamentarmi.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Non amo molto il concetto di colpa, strumento di controllo prediletto della religione. Per questo in genere sono piuttosto indulgente, soprattutto rispetto alle colpe più “codificate”, come ad esempio “il tradimento”.