Il fotografo italiano torna a esporre il suo lavoro in America.
Gran ritorno a stelle e strisce per Maurizio Fiorino, fotografo e scrittore crotonese il cui lavoro è stato selezionato per una mostra dal titolo “Il ritratto: Immagine e Identità” che si terrà alla Black Box Gallery di Portland. Insieme a lui, altri ventitré artisti provenienti da tutto il mondo. Curatrice della mostra è la newyorchese Amy Arbus. Allieva di Richard Avedon, la Arbus è una stimata fotografa nonché una docente di ritrattistica in diverse università americane. Ma è famosa anche per essere la primogenita di Diane Arbus, una delle più annoverate fotografe del secolo scorso.
«Non ho mai conosciuto personalmente Amy Arbus ma ogni tanto la incrociavo all’International Center oh Photography di New York, dove ho studiato. Ovviamente, intorno a lei regnava un’aura di inavvicinabilità per via di sua madre. Sono cresciuto con le fotografie di Diane Arbus. È uno dei pilastri fondamentali della fotografia contemporanea, e un vero mito per tutti i fotografi».
Il lavoro selezionato fa parte di un progetto che l’artista sta realizzando da diversi mesi, ovvero la storia del giovanissimo pugile professionista Alessio Lorusso e del suo migliore amico Diego, due ragazzi di strada col viso completamente tatuato. «Ho conosciuto Alessio per via di un reportage che stavo realizzando sul mondo della boxe in Italia» spiega Fiorino. «Non appena l’ho scoperto su Instagram, ho iniziato a seguirlo e a chiedergli di posare per me. C’ho messo mesi, ma alla fine ce l’ho fatta. Il loro aspetto è soltanto una maschera e da qui ho iniziato a riflettere su come la gente giudica soltanto guardando le apparenze. Ognuno ha la sua storia personale, bisogna rispettare tutti. Morale della favola? Io, Alessio e Diego oggi siamo diventati una piccola famiglia».
Per Fiorino si tratta di un ritorno negli Stati Uniti che a New York ha esordito con una collettiva alla Leslie Lohman Gallery nel 2008 e, successivamente, una personale alla Chair and the Maiden Gallery nel 2010. Dopodiché si è dedicato alla letteratura con la pubblicazione di due romanzi (Amodio e Fondo Gesù) tornando recentemente ad occuparsi di fotografia. Progetti futuri? «Il terzo romanzo è già pronto. Ora sto lavorando a un libro su Alessio e Diego e sogno di portare la loro storia in giro per le gallerie d’arte in tutto il mondo».
La mostra inaugurerà l’1 Marzo a Portland e sarà visitabile fino al 20.
È prevista la pubblicazione di un catalogo con le opere esposte.