Cosa succederebbe se il sapere accademico trovasse terreno fertile nello spirito d’iniziativa imprenditoriale e le imprese potessero accedere al potenziale dei ricercatori trasformando le idee più ardite in realtà?
Con tutta probabilità, se il patrimonio di esperienza delle aziende si integrasse con la mentalità innovativa dei ricercatori, si potrebbe iniziare a mitigare quella fuga di cervelli che ne vede 3mila ogni anno scappare dal Bel Paese perché di loro non sa cosa farsene.
Nasce così dall’intuizione di Eva Ratti, rientrata dall’Olanda dopo aver conseguito il dottorato in Astrofisica, Find Your Doctor, la prima piattaforma di job matching intelligente, pensato espressamente per far emergere il valore dei profili di ricerca nel mondo delle imprese e far convergere le esigenze di entrambi gli universi.
Innovazione e internazionalizzazione, sfide che le aziende sono chiamate a raccogliere oggi, e mai come ora hanno bisogno di un accesso rapido al sapere e al saper fare, l’intento dunque è quello di realizzare un sistema flessibile, rapido e performante, per inserire i ricercatori nelle aziende, piccole e grandi che siano, aiutandoli nella loro crescita professionale e al contempo rendendoli veicolo di quel trasferimento tecnologico che tanto è difficile da realizzare poiché l’approccio tra Università e Industria incorre spesso nella difficoltà di allineare obiettivi e metodi difformi.
E’ guardando direttamente agli individui, ai singoli ricercatori, che della conoscenza accademica sono i depositari, che si scorge un ampio spazio di convergenza: così come l’impresa può avvalersi del potenziale innovativo dei ricercatori, i ricercatori necessitano di scoprire nuovi stimoli e direzioni professionali al di fuori dei tradizionali percorsi accademici, poiché l’Università non è più in grado di offrire a tutti coloro che forma prospettive realistiche d’impiego.
Il team di Find Your Doctor annovera membri con dottorato di ricerca (PhD) in grado di comprendere sia le esigenze delle aziende che l’esperienza accademica e di rendere dunque le competenze dei ricercatori più accessibili e apprezzabili per il mondo imprenditoriale. Grazie alla partnership con l’associazione API Lecco, che ha dato vita alla startup innovativa ApiTech, il progetto ha già dimostrato ampio successo con le imprese del territorio lecchese e si prefigge di raggiungere tutte le imprese italiane.
L’intervento di Eva Ratti al CM fest: be smart che ha concluso la sua presentazione citando Henry Ford: “sono più quelli che rinunciano di quelli che falliscono“.