Aspettando Libringiro – Incontri: Fare libri per passione

«Ogni libro che leggiamo è un nuovo occhio che apriamo sul mondo», scriveva Italo Calvino, e aveva ragione.

I libri sono uno strumento indispensabile per allargare i propri orizzonti, per aprirsi al mondo nella sua ricchezza e complessità, consentendo al lettore di vivere più vite, proiettandolo in luoghi lontani e in tempi remoti, oppure – anche – invitandolo a guardare il presente e la realtà ordinaria da prospettive diverse da quella consueta, nella quale troppo spesso si rischia di rimanere intrappolati. Leggere vuol dire vivere di più, significa camminare con le scarpe dei personaggi della storia che si legge, guardare con i loro occhi: esperienza semplice e straordinaria di decentramento cognitivo grazie al quale è possibile scoprire che il proprio punto di vista è solo uno tra i tanti punti vista possibili.

Ed è per questa ragione che è tanto importante far incontrare i bambini con i libri, fin da quando sono piccoli; anzi, fin da quando sono piccolissimi: nella consapevolezza che non è mai possibile sapere a priori quale sarà l’esito di un incontro e che per questo motivo è fondamentale offrire loro il maggior numero di incontri possibili, nella speranza che prima o poi facciano l’incontro giusto, quello capace di farli innamorare, di far loro scoprire che nei libri si possono trovare – non sempre certo, non necessariamente – autentici e inestimabili tesori, parole e immagini che potrebbero aiutarli a guardare il mondo con curiosità più che con paura, rivelando tutta la loro importanza nel mondo contemporaneo soprattutto.

fare-libri-per-passioneL’incontro sarà un’occasione per parlare di libri e di cultura del libro per bambini con professionisti appassionati – Francesca Archinto (Babalibri), Paolo Canton (Topipittori) e Davide Musso (Terre di Mezzo) – ma anche per consentire al pubblico di gettare uno sguardo non superficiale su un’editoria estremamente vitale sebbene ancora, troppo spesso, poco conosciuta, quella dell’albo illustrato: un mondo di oggetti letterari che per molteplici ragioni – estetiche, narrative, filosofiche, educative, politiche – rappresentano irrinunciabili occasioni di riflessione sul presente, anche quando narrato attraverso il filtro del fantastico o della metafora. Seguirà un intervento preordinato di Stefano Palazzi.

Martino Negri, è ricercatore all’Università degli studi di Milano-Bicocca, dove insegna Letteratura per l’infanzia e Didattica della letteratura. Oggetto privilegiato del suo interesse di ricerca sono i libri illustrati, e in particolare le modalità di incontro tra parole e immagini nello spazio della pagina: ai suoi occhi i libri sono vere e proprie architetture, città edificate con materiali disparati e affascinanti, tessiture di segni dal cui intrecciarsi nasce sempre, inevitabilmente, un disegno d’insieme, una voce che racconta.

Stefano Palazzi, specialista in neurologia e neuropsichiatria infantile, è direttore di struttura complessa e docente per l’Ausl e Università di Ferrara; precedentemente è stato ricercatore dell’Irccs San Raffaele di Milano, responsabile dell’Osservatorio Autismo della Regione Lombardia a Merate, e psichiatra dell’infanzia-adolescenza di ruolo presso il Michael Rutter Centre di Londra e varie contee britanniche.

La serata è organizzata da Libringiro
Auditorium Comunale Merate, Piazza degli Eroi 3