Dido Fontana
Dido Fontana
. Uno sguardo spregiudicato, quello di Dido, che impone ad ogni immagine anche il suo negativo, come se si avesse costantemente la possibilità di vedere il bello e il marcio di ogni cosa, la natura e l’artificio. Scatti che sembrano sempre casuali ma che raccolgono all’interno dettagli di nature morte e composizioni niente affatto occasionali in cui la figura umana prende spesso il sopravvento attirando l’attenzione con movimenti colti in una distrazione barocca, un momento prima o dopo la posa. E’ lì che ti mette Dido, ti ci accompagna davanti alla sua immagine, ti dice di guardare, di spiare la naturalezza di quelle non-pose. Decide lui dove devi stare e quanto puoi e non puoi vedere. A volte riesce a decidere pure il tempo in cui tu te ne starai a guardare quell’immagine, prevedendo dove cadrà il tuo occhio e da cosa invece fuggirà. Una (s)grammatica precisa, la sua, capace di ridare vita, senso e bellezza ad ogni cosa. Ma nonostante ci sia una fisicità potente nei suoi scatti è quasi da subito chiaro che non sono foto di sesso, ma di vita. E della vita c’è tutto. Quella che cresce, quella che sarà e a volte, in certe immagini, quella che è stata.
Virginia Sommadossi (Esperta di comunicazione è responsabile delle relazioni esterne per il centro di produzione Centrale Fies e Fies Core).

Dido Fontana
Dido Fontana

Il tratto principale del suo carattere?
Porto tutto a termine

La qualità che preferisce in un uomo?
La forza
E in una donna?
La gentilezza
Il suo principale difetto?
Non so
Il suo sogno di felicità?
Credo di essere felice un po’ tutti i giorni.
Il suo rimpianto?
Per ora non mi viene in mente
L’ultima volta che ha pianto?
Non voglio dirlo
L’incontro che le ha cambiato la vita?
Me la cambio da solo ogni giorno
Sogno ricorrente?
Post-apocalisse e robe di guerra
Il giorno più felice della sua vita?
Ne ho molti che fanno a gara
E il più infelice?
Non voglio dirlo
La persona scomparsa che richiamerebbe in vita?
No poveraccia. Morteliberatutti
La materia scolastica preferita?
Ricordo alcune professoresse carine
Città preferita?
Beirut
Il colore preferito?
Blu
Il fiore preferito?
Non ne ho. Però posseggo un prato sul fiume.
Bevanda preferita?
Acqua
Il piatto preferito?
Carne al sangue e riso bollito
Il suo primo ricordo?
A quattro anni a Merano un pappagallo che diceva il mio nome
Se avesse qualche milione di euro?
Sarei un povero
Poeti preferiti?
Kaufman, Hendrix, Odb
Cantante preferito?
Non so, mi fan ridere i maschi che cantano. Trixie Whitley invece ha un bel vellutino.
Il suo eroe o la sua eroina?
Non ne ho
I suoi pittori preferiti?
Balthus a un chilometro e gli altri dietro per la volata del secondo posto. Meese è forte tra i vivi.
La trasmissione televisiva più amata?
boh
Film cult?
quelli con gli zombi
Attore preferito?
Steven Seagal, so che non è capito.
Attrice preferita?
Julianne Moore perché è bellissima.
La canzone che fischia più spesso sotto la doccia?
Today was a good day-Ice Cube
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, che cosa cambierebbe?
Son trent’anni che mi cambio
Personaggio storico più ammirato?
Vitige re dei Goti
Personaggio politico più detestato?
Non so. Non seguo
Il suo primo amore?
Mia nipote Emma
Quel che detesta di più?
Le tipe piene di profumo
Se non avesse fatto il mestiere che ha fatto?
Si cambia se si vuole
Il dono di natura che vorrebbe avere?
La fotosintesi così smetto di spadellare
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto?
Soldi
Come vorrebbe morire?
Giovane il più tardi possibile e facendo una cosa bella
Stato d’animo attuale?
Variabile ogni minuto
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Nessuna, ognuno fa ciò che vuole
Il suo motto?
Occhi per occhio

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