È una vera e propria lezione di musica, di stile e di costume, la mostra che si inaugura oggi alle 18 da Ono Arte (via Santa Margherita 10, Bologna), questa volta dedicata al “Duca bianco“, con un centinaio di immagini. Materiali di natura diversa, dalle foto dei press kit oggi introvabili agli scatti d’autore, che ripercorrono l’avventura musicale dell’artista inglese ma con un particolare focus agli anni passati a Berlino, tra il 1976 e il 1979, come spiega il titolo dell’esposizione “David Bowie. Berlino: a new career in a new town“. I fotografi non sono autori che si trovano solitamente nelle gallerie specializzate ma sono le firme dei back stage, di un segmento della cultura underground del Novecento: Brian Duffy, Sheila Rock, Ian Dickson, Philippe Auliac, Terry O’Neil. Pochi elementi decorativi, niente scenografie, ma alcune di queste immagini sono diventate icone come copertine di album che hanno fatto storia: Aladdin Sane, Heroes, Ziggy Stardust.

Al centro sempre lui, David Bowie, capace ogni volta di indossare maschere diverse per creare personaggi, anche quando si tratta di un trucco naturale. Varie fasi, tutte documentate nel percorso espositivo anche se, come si diceva, la mostra si concentra sul periodo berlinese dell’artista, il sodalizio con Brian Eno per gli album Low, Heroes, Lodger.

In realtà non si vede mai Bowie passeggiare per la città tedesca, ancora divisa dal Muro, ma ci sono tutti gli elementi per rievocare le suggestioni di quel periodo. L’artista a Parigi, il tour del 1978 di Heroes, il compagno di avventure berlinesi Iggy Pop. Bowie ha già messo in un cassetto gli abiti “glam”, veste elegantemente, spesso in bianco, con il ciuffo biondo composto. L’artista arriva dall’America dove ha interpretato film e registrato alcuni album di successo affondando però nel vizio della cocaina.

Quando decide di tornare nella sua Europa sceglie Berlino invece che Londra, dove spirano i venti della rivoluzione punk. Lui invece percorre altre strade, anticipando come sempre mode e stili: le sonorità ambient e la tecno. Le trova appunto in una città divisa e martoriata dall’eroina. Di giorno frequenta le gallerie d’arte e di sera i cabaret della parte Est. Il percorso allarga poi lo sguardo e propone un’altra visione di Berlino con fotografie della città del 1977 e la proiezione di un documentario Rai dedicato a Milva che in quegli anni calcava le scene teatrali della Berlino dell’Est.

La mostra, che ha il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune, rimarrà aperta fino al 17 gennaio ed è accompagnata da un catalogo di Auditorium Edizioni. Per l’occasione, sabato 15 dicembre al Covo, party ufficiale della mostra con i live di Giuda e Leeches a cui seguiranno dj set.

Dal 29 Novembre 2012 al 17 Gennaio 2013
Ono Arte
via Santa Margherita 10
Bologna