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COPERNICO RADAR: l’osservatorio smart di COPERNICO – Where Things Happen sul mondo del lavoro, nuove tendenze e lifestyle

Le antenne più adeguate per trasformare la percezione istantanea in strumento di efficacia non si trovano nella tradizionale cassetta degli attrezzi del manager. Di quelle antenne sono dotati gli artisti. Ed è a loro che dobbiamo rivolgerci se vogliamo finalmente imparare il presente”.

Questa era la mission dell’Art for business forum 2011, uno statement che nel corso degli anni è diventato per molte aziende un approccio reale al business. In più di cinque anni è interessante notare che questo importante suggerimento si è concretizzato. Il rapporto tra arte e impresa si è infatti modificato e rafforzato nel tempo. La cultura si sta sempre più trasformando in un reale investimento per le imprese, uno strumento capace di dare loro nuove rappresentazioni, nuove narrazioni; un asset strategico in grado di rafforzare brand che debbono pensare a mercati globali. La cultura diventa quindi un partner in grado di guidare e ispirare le imprese. E’ per questo che COPERNICO RADAR, l’Osservatorio smart di COPERNICO Where Things Happen sul mondo del lavoro, nuove tendenze e lifestyle, ha cercato di individuare i 3 pillars attraverso cui le aziende possono investire in cultura e arte, con un occhio rivolto agli esempi di oltremanica e oltreoceano, ma consapevole della storia e del territorio italiano, per intraprendere e valorizzare un progetto di investimento culturale.

Arte per Comunicare
La comunicazione è fondamentale per ogni azienda. Sempre di più, i brand del lusso come Prada, Trussardi e Furla, o anche aziende di altri settori come Enel, Terna, UBS e BSI dedicano una parte della loro communication strategy a progetti artistici che oggi rappresentano una valida alternativa a proposte espositive di istituzioni museali ed enti pubblici. L’arte, in questo caso, produce dei contenuti che possono creare valore per il pubblico esterno e creare contemporaneamente brand awareness.

Arte per Formare
E’ importante allo stesso tempo sviluppare la comunicazione interna e coinvolgere direttamente i dipendenti, per far sì che il progetto artistico li riguardi in prima persona, lavorando quindi sul significato e la fruizione di questo a più livelli. Di conseguenza, la formazione attraverso l’arte è una modalità con cui si può lavorare sulla visione aziendale, mediante un contatto diretto con l’artista o le sue opere, per traslare alcune dinamiche artistiche a quelle aziendali. Molte banche in passato, da Deutsche Bank a Unicredit, hanno usato l’arte per migliorare l’organizzazione del lavoro e creare un senso di appartenenza fra i dipendenti. L’arte può infatti servire come stimolo, restituendo creatività alla vita lavorativa e offrendo nuovi punti di vista. La Fondazione Ermanno Casoli ad esempio è da anni impegnata su questo fronte e ha sviluppato un progetto di formazione – “e-straordinario” – che porta l’arte contemporanea nel mondo industriale: artisti di fama internazionale in collaborazione con trainer specializzati in formazione manageriale lavorano ad un progetto artistico con i dipendenti di un’azienda, attraverso incontri teorici e workshop.

Arte per Innovare
È da queste dinamiche, quindi anche mediante l’arte, che è possibile creare innovazione o attuare un processo di avvicinamento alle novità tecnologiche e scientifiche. Emblematico in questo senso è stato Metri d’arte, un progetto di Miroglio Textile per cui l’azienda ha chiamato a collaborare artisti di fama internazionale con i designer del Gruppo Miroglio. Ricerca e sperimentazione per creare nuovi tessuti, concepiti come opere d’arte, che hanno saputo incorporare un contenuto, una storia da raccontare e valorizzare allo stesso tempo il processo creativo. Un processo da cui i disegni originali degli artisti sono stati elaborati dall’ufficio stile per dare vita a differenti tipi di tessuti e varianti, commercializzati poi nelle collezioni.

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Altro esempio virtuoso di rapporto tra arte e impresa è la Whitelight Art Gallery, ospitata nell’Art Basement di Copernico Milano Centrale. Anche COPERNICO – Where things happen, nel suo obiettivo di innovare la visione dello spazio di lavoro attraverso lo smartworking, ha voluto servirsi delle arti visive aprendo i suoi spazi ad una galleria di arte contemporanea che propone un programma espositivo aperto al pubblico, ma attento anche alle contaminazioni con la community copernicana.

Concludendo, come ha recentemente affermato James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera durante il ciclo di “C- Moments” all’interno di Clubhouse Brera, gli appuntamenti in cui parla del ruolo e valore dell’arte e della cultura nella società contemporanea (l’ultimo in programma il 15 dicembre). “L’arte, secondo me, ‘has to be used”. Il risultato più interessante è ammirare come le persone si trasformano nei confronti dell’arte, mutando da osservatori passivi in fruitori attivi”.