ANDREJ TARKOVSKIJ:
L’IMMAGINE DELL’ASSOLUTO
Mostra fotografica e retrospettiva completa dell’opera cinematografica
In occasione dei 25 anni dalla scomparsa del regista russo Andrej Tarkovskij (4 aprile 1932 – 29 dicembre 1986), uno dei più grandi Maestri di cinema del Novecento, l’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij e la Provincia di Milano/Assessorato alla cultura, in collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana, propongono una mostra fotografica e una rassegna cinematografica del regista russo.
La mostra, a cura di Andrej A. Tarkovskij, è aperta allo Spazio Oberdan dal 13 maggio al 12 giugno, orari 10- 19.30, martedì e giovedì fino alle 22, con chiusura il lunedì.
L’ingresso è libero.
L’inaugurazione si tiene giovedì 12 maggio alle ore 18.30.
La mostra, che non è mai stata presentata in Italia e nel mondo così completa e costituisce un evento eccezionale per la qualità e la quantità del materiale esposto, si articola in tre sezioni: le polaroid scattate da Andrej Tarkovskij, le immagini di Lev Gornung (origine iconografica del film Lo specchio) e le fotografie scattate sul set dei film.
La rassegna cinematografica accompagnerà la mostra dal 16 maggio al 9 giugno e comprende tutti i lungometraggi di Tarkovskij, compresa la sua ultima opera, Sacrificio, mai proiettata a Spazio Oberdan. A parte Nostalghia, i film saranno presentati in copie restaurate e in versione originale con sottotitoli italiani.
Oltre a questi, abbiamo inserito in programma anche Tempo di viaggio, il documentario sui sopralluoghi per il film Nostalghia firmato da Tarkovskij insieme a Tonino Guerra, ed Elegia Moscovita, in cui Alexander Sokurov ripercorre l’opera di colui che certamente è stato uno dei suoi maestri.
La rassegna prevede anche un incontro sull’arte e il pensiero di Andrej Tarkovskij (martedì 17 maggio, prima della proiezione de L’infanzia di Ivan) al quale interverranno Andrej Tarkovskij (il figlio del grande regista) e altri studiosi.
Artista isolato, teorizzatore del cinema come “simbolo dello stato della natura, della realtà”, autore di film che sembrano delle sculture di tempo, densi e trasparenti come il silenzio, Andrej Tarkovskij è stato uno dei più alti esempi del cinema d’arte di ogni tempo.
Di lui diceva Ingmar Bergman: «Il film quando non è un documentario è sogno. Per questo Tarkovskij è il più grande di tutti. Si sposta con sicurezza nello spazio onirico, non spiega nulla, e d’altronde cosa potrebbe spiegare? È un visionario che è riuscito a mettere in scena le sue visioni grazie a un medium più pesante, ma anche più duttile. Ho bussato tutta la vita alla porta di quei luoghi in cui lui si muove con tanta sicurezza. Solo qualche volta sono riuscito a intrufolarmi».
Rassegna cinematografica
dal 16 maggio al 9 giugno
Mostra fotografica
dal 13 maggio al 12 giugno