Chi ha visto “Arancia meccanica”, film cult di Kubrick, forse se le ricorda. Sono le tre sculture di donne in stile bondage trasformate in sedia, tavolo e appendiabiti che appaiono nel Korova Milkbar. La fonte ispiratrice è lui: Allen Jones, artista britannico cui Londra dedica ora una grande retrospettiva alla Royal Academy of Arts. Incisore, scultore, designer, pittore, Allen Jones è uno degli artisti pop britannici contemporanei più conosciuti al mondo, anche se in Italia è poco noto. Recentemente le sue opere sono state battute all’asta da Sotheby’s per cifre stellari: il suo tavolino con la “signorina fetish” a carponi ha sfiorato il milione di sterline. Jones è stato ed è anche uno degli artisti più contestati e i giudizi sulla sua arte sono molto controversi.
Gran parte della sua arte si ispira infatti all’immaginario del feticismo, della passione per il lattice e il BDSM. Già nel 1969 la sua opera “Hatstand, Table and Chair”, formata da donne-mobili ultrarealistiche, sottomesse e in stile bondage, aveva fatto infuriare le femministe che lo accusavano di esporre le donne come fossero oggetti. Molti vi hanno letto invece una critica al capitalismo e ai suoi modelli sociali, dove il corpo femminile non è espressione personale di sensualità, ma pura proiezione sessuale maschile. Certamente la donna di Jones è una donna vista con gli occhi di un uomo, esplorata in tutte le diverse forme di feticismo fino a diventare un feticcio da arredo sado-maso.
Allora cosa sono le opere di Jones? Critica o endorsement al sistema? Prendono una posizione o semplicemente mostrano ciò che è? Fino al 1986, quando la sedia fu vandalizzata con l’acido, le sue sculture hanno provocato un acceso dibattito. Quel che è certo è che il suo è stato un atteggiamento provocatorio -proprio della pop art inglese- che si è concretizzato nello studio del corpo femminile e dell’erotismo come fenomeno di massa. Ma la sua non è una provocazione fine a se stessa, così come non è il porno la sua fonte di ispirazione. Come egli stesso ha dichiarato, Jones guarda al mondo delle pin-up, a Playboy e ai pulp comics. L’opera di Jones si basa sullo studio del rapporto tra l’uomo, il sesso e l’erotismo, perché come afferma lui “un argomento più democratico non esiste”.
Una visita alla mostra di Londra, magari in occasione delle vacanze natalizie, potrebbe essere uno spunto di riflessione su un tema che nei decenni (o forse nei secoli) non ha mai cessato di essere al centro del dibattito: il corpo delle donne. Tema su cui anche l’arte ha sempre preso posizione.
Royal Academy of Arts
13 novembre 2014 – 25 gennaio 2015
6 Burlington Gardens, London
Lunedì-giovedì, sabato, domenica 10/18 Venerdì 10/22
11,50 £